Bove: «Farò visite importanti per capire se potrò tornare a giocare in Italia» | OneFootball

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·17 marzo 2025

Bove: «Farò visite importanti per capire se potrò tornare a giocare in Italia»

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“Possibilità di tornare a giocare col defibrillatore? È un argomento che sto tutt’ora approfondendo. La legge italiana non permette di giocare a calcio con il defibrillatore ma non è una questione medica; per questo motivo all’estero certi Stati consentono la pratica agonistica. Nel futuro dovrò fare delle visite importanti che mi diranno se posso toglierlo e, in caso, cosa dovrò fare”. Lo ha detto il centrocampista della Fiorentina Edoardo Bove, intervistato durante un episodio del podcast “Passa dal BSMT” con Gianluca Gazzoli.

“Poi conta anche la salute mentale, perché se io non mi sentissi sicuro senza allora cambierebbe tutto. Non c’è ancora nulla di definito quindi e questo mi fa ben sperare nel futuro. Io all’estero? Sì, ci andrei, perché lo devo a me e a tutti i sacrifici che ho fatto. Non mi sentirei di mollare, sono ancora giovane. Dopo il malore ho sentito subito Eriksen, è stato molto carino e mi ha dato tanti consigli”.


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“Ho capito che il calcio sarebbe stato il mio lavoro alla fine del mio percorso in Primavera. Io l’ho sempre vissuto come divertimento. Forse ho raggiunto certi risultati proprio per la mia spensieratezza. Uno dei giorni più importanti è stato scoprire di far parte della prima squadra della Roma: ho capito di avercela fatta”.

“Mancini, Pellegrini, Cristante e Dybala mi hanno dato tanti consigli all’inizio. Ma penso sia ciò che succede in ogni ambiente lavorativo. Le dinamiche di uno spogliatoio sono molto più semplici di quanto uno pensi. Gli allenatori poi sono stati fondamentali nella mia crescita. De Rossi? Io ho avuto il papà Alberto in Primavera e Daniele in prima squadra. Lui è molto portato per fare l’allenatore e sono convinto che farà una grande carriera”.

“Cosa mi ricordo di Fiorentina-Inter? Io mi ricordo il primo quarto d’ora e quando ha segnato Lautaro e poi il gol è stato annullato io già sentivo girarmi un po’ la testa anche se il cuore lo sentivo battere normalmente. A quel punto mi sono abbassato e quando mi sono rialzato sono andato giù. Non ho mai sentito nulla al petto. Mi sono svegliato all’ospedale senza ricordarmi nulla. Mi hanno detto che in ambulanza ho fatto un bel casino, dopo che mi hanno rianimato cercavo di mordere, ero abbastanza indemoniato, ma non ricordo niente. È incredibile come il nostro cervello scelga cosa ricordarsi o meno

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