Cade il Jeonbuk, si riapre la lotta in K-League, in Giappone sale in cattedra Iniesta | OneFootball

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·22 novembre 2021

Cade il Jeonbuk, si riapre la lotta in K-League, in Giappone sale in cattedra Iniesta

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Lo scorso weekend nell’est asiatico abbiamo assistito a dei turni di campionato cruciali in Corea del Sud e Giappone, i due campionati trasmessi in Italia da OneFootball. In K-League la capolista Jeonbuk cade e si fa raggiungere nuovamente in vetta dall’Ulsan Hyundai, mentre in J-League sale in cattedra l’illusionista  Iniesta che a suon di gol e assist trascina il Vissel Kobe verso il ritorno in AFC Champions League alla sua centesima presenza con la maglia del club nipponico.

Prima della pausa per le nazionali, nello scontro al vertice il Jeonbuk era uscito vincitore al 94′ battendo per 3-2 l’Ulsan Hyundai e staccando di tre punti i rivali. Ma lo scorso weekend, quando il campionato sembrava destinato ad avviarsi verso l’ennesimo trionfo dei Green Warriors, tutto si è riaperto.


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Il Jeonbuk è uscito sconfitto dalla sfida in trasferta contro il Suwon City per 3-2. I padroni di casa hanno chiuso il primo tempo in vantaggio di due reti con i gol del centrocampista Yaeong-jae Lee e dell’ex della sfida, l’attaccante sudafricano Lars Veldwijk, alla suo terzo match consecutivo in gol. Nella ripresa la rabbiosa reazione del Jeonbuk, che riequilibra la situazione fra il 77′ e l’82’ con le reti di Seon Mun e il rigore trasformato da Gustavo. Ma nel momento di massima spinta del Jeonbuk, un contropiede finalizzato dall’inserimento di Jeong Jae Yong costringe i campioni in carica alla sconfitta.

Il Jeonbuk viene dunque riagganciato in vetta alla classifica dall’Ulsan Hyundai, che domina e vince per 3-1 contro il Jeju United grazie alla doppietta dell’attaccante Se-hun Ho, il quale giunge a 6 gol in K-League, fino ad ora vitali e giunti dopo il ritorno fra le fila delle Horang Tigers al termine del servizio militare.

Mancano due giornate alla fine del campionato. Al momento il Jeonbuk mantiene il primo posto data la miglior differenza reti, ma chissà se nei prossimi turni all’ennesimo sorpasso di questa combattutissima stagione.

J-League

In Giappone si è disputata questo weekend la trentaseiesima e terzultima giornata di campionato, dove sono arrivati altri verdetti importanti, soprattutto per quanto riguarda la zona bassa della classifica, con tre retrocessioni in un colpo solo. Con il titolo ormai assegnato, resta solo da capire quali saranno le altre due squadre che faranno compagnia a Kawasaki Frontale e Yokohama F. Marinos nella prossima AFC Champions League.

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La terza squadra che dovrebbe unirsi alle due sopracitate dovrebbe essere, salvo ribaltoni, il Vissel Kobe. Gli amaranto si sono imposti 2-0 sul campo dello Yokohama FC grazie alle reti di Yuya Osako e di Andrés Iniesta su rigore, condannando gli azzurri alla retrocessione, avvicinandosi in maniera quasi decisiva alla qualificazione. Il Vissel ha infatti mantenuto i 5 punti di vantaggio sul quarto posto occupato dal Nagoya e gli basteranno 2 punti nelle ultime due partite per portare a casa la qualificazione, ma non è tutto. La squadra di Oshima potrebbe anche conquistare 1 solo punto nelle ultime due gare, anche perché avendo una miglior differenza reti del Nagoya, si ritroverebbe comunque avanti in classifica a parità di punti.

Il Nagoya Grampus di Ficcadenti, comunque, non vuole abdicare così in fretta e con gran personalità si è imposto in scioltezza 3-1 sul campo del Gamba Osaka segnando 3 reti nel giro di neanche mezz’ora. Gran protagonista il polacco Jakub Swierczok che ha siglato una doppietta, mentre l’altra rete porta la firma di Kakitani, con Patric a segno per il gol della bandiera nerazzurro. Il successo permette ai Grampus di tornare in quarta posizione che, in caso di vittoria del Kawasaki Frontale in Coppa dell’Imperatore, garantirebbe l’accesso ai play-off della ACL.

Perde terreno, invece il Kashima Antlers che scivola di nuovo in quinta posizione pareggiando 0-0 in casa contro l’Oita Trinita. Un pareggio inutile per entrambe le squadre, anche perché il punto non è servito all’Oita, retrocesso comunque in J2 League a causa delle vittorie di Shonan Bellmare e Shimizu S-Pulse. Gli Antlers, invece, si ritrovano di nuovo a -2 dal Nagoya che torna dunque padrone del suo destino. Una partita davvero maledetta per il Kashima, con Takagi autore di parate davvero superbe per evitare la sconfitta dei suoi. Fanno sicuramente discutere, però, le scelte dell’allenatore Naoki Soma che ha deciso di far partire dalla panchina Ayase Ueda e Ryotaro Araki, i due uomini migliori del Kashima di quest’anno, pagando a caro prezzo questa scelta.

Per il quarto posto torna in corsa anche l’Urawa Red Diamonds che grazie al successo per 2-1 sullo Yokohama F. Marinos firmato dalle reti di Ito e Tanaka è a -3 dal Nagoya che affronterà nell’ultima giornata. I Reds, comunque, anche nel caso in cui non arrivassero quarti hanno comunque la possibilità di qualificarsi alla prossima AFC Champions, essendo ancora in corsa per vincere la Coppa dell’Imperatore.

Oltre ad Oita Trinita e Yokohama FC,  a retrocedere in J2 League è stato anche il Vegalta Sendai che è stato sconfitto in casa per 2-0 dallo Shonan Bellmare che fa un passo quasi decisivo per la sua salvezza. La squadra guidata da Makoto Teguramori non è riuscita a salvarsi nonostante gli sforzi e saluta così la J1 dopo 12 anni di militanza consecutivi. Resta ancora aggrappato, invece, il Tokushima Vortis che andando a vincere 2-0 a Tokyo è rimasto a -3 dal duo Shimizu-Shonan e nel prossimo turno sfiderà proprio il Bellmare nella gara che deciderà le sori delle due squadre.

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