DirettaCalcioMercato
·10 maggio 2025
Cagliari, Nicola: “La salvezza non è una concessione. Futuro? Voglio pensare solo alla squadra”

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·10 maggio 2025
Ecco il commento di Davide Nicola, allenatore dei rossoblù, in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Como di Fabregas.
Il Cagliari cade in trasferta con il Como ma può ancora salvarsi in questa giornata nel caso di sconfitta di Venezia ed Empoli. I rossoblù erano passati in vantaggio grazie a Zortea. Poi i ragazzi di Cesc Fabregas hanno dilagato portando il risultato e il pallino del gioco a loro favore. Nel post-partita l’allenatore dei sardi ha voluto tratteggiare l’andamento della gara.
Che difficoltà avete avuto dopo oggi?
“Non era facile, una difesa con Palomino e Adam mai provata quest’anno. Probabilmente dobbiamo cercare di diventare più cinici. Prima del 3-1 potevamo trovare il pareggio. La squadra ha fatto bene obiettivamente contro una squadra altamente competitiva che non prendeva gol da 500 minuti. Noi stiamo dando tutto, alcune dinamiche sono difetti che ci portiamo dall’inizio. Fatichiamo a migliorarli, dobbiamo concentrarci sui pregi e la squadra ha fatto quello che poteva fare. Prepariamoci alla prossima”.
Match point in teoria… è sereno?
“Sì, sono tranquillo. Comunque non è facile vincere un campionato in Italia, devi essere pronto in caso di un episodio, quando devi limitare gli altri e quando tu devi fare male. Noi dobbiamo trovare la forza di fare più di un gol e fare cose diverse”.
Per il futuro: resterà?
“Per me conta solo l’obiettivo della squadra. Ci metto l’anima, come tutti i ragazzi e i tifosi che ci seguono. Un unico desiderio che fatichiamo per raggiungere. Il resto non conta”.
Una squadra frizzante, l’altra meno brillante. Cinismo da un lato e dall’altro no…
“Sì, ma noi stiamo costruendo certi numeri. Dobbiamo insistere su quello che stiamo facendo, a parte qualche defezione. Chi è entrato ha fatto il suo dovere. Secondo me abbiamo fatto un primo tempo di ottimo livello e ordine. Dobbiamo migliorare il discorso dell’ultima scelta e avere la capacità di tradurre con qualche gol in più quello che creiamo. Comunque un gol a Como non è regalato, e non mi aspetto regali da nessuno”, ha continuato Nicola.
Come si può analizzare questo Cagliari? Cos’è mancato?
“Quando lotti per la salvezza ne ho viste poche di sofferte. Inutile girare intorno alle cose. Avere la capacità di lottare costantemente e lottare per un obiettivo importante… altrimenti fai un altro discorso. La mia squadra è unita da questo punto di vista, abbiamo un calendario ed è tosto, continuiamo a lavorare come stiamo facendo. E magari riesci a tramutare il gol dall’azione, che è quello che vogliamo”.
Il Cagliari ha fatto un po’ di fatica in casa. Si sente di fare un appello?
“Non abbiamo mai avuto bisogno. Il nostro pubblico è sempre presente. Abbiamo avuto un comportamento di gioco in casa e fuori pressoché simile. Probabilmente l’anno scorso si è ottenuto qualche punto in più in casa. Alcuni punti dobbiamo migliorarmi e ci vorrà tempo, altri invece subito. Dobbiamo raggiungere quanto prima quello che vogliamo, ma le cose arrivano quando arrivano. Cerchiamo di fare quello che dobbiamo in un campo difficile, fino all’1-1 la partita è stata alla pari. Poi o trovi la possibilità di riaprire la partita oppure…“.
Campionato del Cagliari di sofferenza fino all’ultima giornata. Falliti due match point salvezza, raggiungere l’obiettivo per demeriti altrui cosa significherebbe?
“Fallito come? Rispetto a Udinese e Como dobbiamo strappare coi denti la salvezza, stiamo parlando di squadre qualitative. Per me la salvezza non è una concessione che ti fanno ma lungo percorso di vittorie risicate e convincenti, e se ti trovi con due punti in più hai fatto un percorso che devi portare a termine. Quando conquisti la salvezza non c’è mai demerito ma un grande lavoro, riconoscendo il tuo obiettivo. Il nostro è questo ed è quello che vogliamo, fortemente”, ha concluso Nicola.