❗️Calafiori: “In Premier si pensa di più a segnare e meno a difendere. Mi piacerebbe giocare centrocampista” | OneFootball

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·19 marzo 2025

❗️Calafiori: “In Premier si pensa di più a segnare e meno a difendere. Mi piacerebbe giocare centrocampista”

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Riccardo Calafori è intervenuto in conferenza stampa al fianco del CT Luciano Spalletti alla vigilia dell’andata dei Quarti di Finale di Nations League che vedrà domani l’Italia ospitare a San Siro la Germania. Ecco quanto ripreso da TMW:

Come ti trovi a sinistra nella difesa a tre e cosa servirà con la Germania? “Mi trovo benissimo sia con Di Lorenzo che con Bastoni, con chiunque giochi. Il mister ci chiede, in entrambe le fasi, di cercare di aiutare la squadra e noi ci proviamo. Ci prepariamo a questa sfida, è sempre Italia-Germania e non è una sfida come le altre. È sicuramente molto importante, ho tanti ricordi: penso alla semifinale dei Mondiali o a quella degli Europei, anche nelle occasioni in cui non abbiamo vinto abbiamo dato sempre il massimo”.


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Credi di poter diventare un leader di questa nazionale, anche grazie all’esperienza in Premier? “La Premier è un campionato a parte, che ti dà tanto. Non sarà facile, ma siamo un bel gruppo: penso alla squadra, più che al personale”.

È vero che la Premier è più intensa della Serie A? “Non mi sento di fare paragoni, sono campionati diversi: magari le squadre pensano meno a difendersi e a fare un gol in più”.

Spalletti aveva ammesso di essere stato un po’ pesante agli Europei. Che CT hai ritrovato in Nations? “Potete chiederlo a lui… So che abbiamo ricominciato questo nuovo ciclo e ci troviamo bene: la squadra è giovane, siamo affiatati, con alcuni ci conosciamo da parecchio. Penso che in campo si sia vista la differenza rispetto agli Europei”.

Cosa è cambiato materialmente e nel clima rispetto all’estate scorsa? “Non lo so, il carico psicologico agli Europei è normale averlo. Secondo me abbiamo accettato la batosta presa, è stata fondamentale la prima partita con la Francia. Siamo migliorati tanto, domani è un test importante per vedere a che punto siamo”.

Quanto ti sta dando di più giocare la Champions? “Era un sogno che avevo da bambino, l’ho realizzato ed è un’emozione grandissima. Preferisco giocare a livelli altissimi come Champions, Premier o Nazionale”.

Hai detto che ti piacerebbe imparare giocare altri ruoli. Quale ti piacerebbe? “Avevo parlato del centrocampista, mi riferivo a quello. Non è un obiettivo, ma è più saper fare più cose possibili, nel miglior modo. È una cosa fondamentale nel calcio moderno”.

Degli Europei è rimasta anche l’immagine del gol di Zaccagni. Quante volte l’hai rivista e cosa pensavi in quell’azione? “L’emozione è enorme, forse la più grande mai provata in carriera, per quello che era successo prima e per l’importanza che ha avuto. L’ho rivista parecchie volte, quello che mi emoziona tuttora sono le emozioni sui maxi-schermi: è una cosa che sa di Nazionale e che non puoi provare con il club. Non mi ricordo cosa stavo pensando, sapevo che era l’ultima azione e ho dato tutto: anche Mattia ha fatto un gol non da poco, complicato e pesante”.

Che partita ci dobbiamo aspettare domani? “L’ho detto, non sarà mai una partita come le altre. Non so bene che gara aspettarmi, sia a noi sia a loro manca qualche giocatore. È un test importante, sicuramente vogliamo vincere per poi andare alle fasi finali di Nations League”.

Cosa soffrono i tedeschi dell’Italia? “Non lo so, troppe cose sono cambiate negli anni. Non saprei. Loro magari hanno avuto sempre questa spocchia, questa cosa di essere superiori e noi magari li abbiamo portati coi piedi per terra. Però ogni partita fa storia a sé: noi siamo umili e pensiamo a dare il massimo”.

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