Capello avvisa: «Inter sull’attenti, a Monaco di Baviera bisogna stare sul pezzo per 90 minuti» | OneFootball

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Inter News 24

·8 aprile 2025

Capello avvisa: «Inter sull’attenti, a Monaco di Baviera bisogna stare sul pezzo per 90 minuti»

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Capello avvisa l’Inter in vista del big match contro il Bayern Monaco, per l’ex allenatore non possono essere ammessi cali di concentrazione

Intervenuto sulle colonne de La Gazzetta dello Sport, Fabio Capello ha avvisato l’Inter a poche ore ormai dal big match di Champions League contro il Bayern Monaco. Non sono ammessi black out.

PAROLE – «Inter, sull’attenti. Stasera a Monaco di Baviera c’è da stare sul pezzo per 90 minuti. L’esatto contrario di quello che abbiamo visto sabato a Parma, dove la squadra di Inzaghi ha staccato la luce dopo aver chiuso il primo tempo avanti di due gol. Risultato? Due punti persi, anche se la distanza dal Napoli in classifica è rimasta intatta. Ecco, se al Tardini in Serie A hai già pagato dazio, in Champions League certi errori rischiano di essere proprio fatali. Il Bayern avrà anche tante assenze, ma è sempre il Bayern. Se non ci metti l’attenzione e l’atteggiamento giusto per tutta la partita, Harry Kane ti punisce. Prima di concentrarsi sulla sfida con i bavaresi, ieri sera i nerazzurri avranno senz’altro dato un’occhiata al Napoli contro il Bologna. Non fraintendiamo: se hai una partita di questa importanza in Champions, il campionato lo metti da parte per qualche giorno. Però è chiaro che l’eco del pareggio dei ragazzi di Conte sarà arrivata fino a Monaco. La corsa allo scudetto è comunque più viva che mai, l’Inter come detto ha lasciato due punti per strada a Parma, ma mantiene comunque la vetta con tre punti di vantaggio. Con un avversario così vicino, però, non saranno più ammessi blackout. Inutile nascondere che sulla carta la giornata appena andata in archivio doveva essere favorevole ai campioni d’Italia e invece per poco non si è trasformata in un boomerang. D’ora in poi, l’Inter è avvisata: non può più sbagliare o concedersi pause, perché il Napoli è lì, ha un allenatore che non molla e un gruppo voglioso di tornare a vincere dopo la brutta annata post scudetto 2023. Inzaghi piuttosto dovrà essere bravo a gestire le energie, non soltanto quelle fisiche, ma anche e soprattutto quelle mentali. Tra Europa, campionato e derby di ritorno di Coppa Italia col Milan, i nerazzurri giocheranno due volte a settimana almeno per tutto aprile. Sono, però, le complicazioni che tutti i grandi allenatori vorrebbero avere, perché significa che ti giochi tutti i traguardi possibili. E in campionato, io vedo l’Inter ancora favorita: è la più forte e ha in mano il proprio destino, essendo in testa da sola. Certo, quello che ho visto sabato mi ha stupito e non in positivo. Inzaghi aveva già avuto un’avvisaglia la settimana prima contro l’Udinese, quando nel secondo tempo i suoi erano entrati in campo troppo leggeri, permettendo ai bianconeri di rimettersi in partita con il gol di Solet. Come ripeto sempre, se spegni la luce, poi non basta schiacciare l’interruttore per far tornare la corrente. E l’Inter aveva rischiato già con i friulani di mandare al macero una vittoria costruita in sicurezza nei primi 45: Per questo a Parma non mi aspettavo lo stesso errore di sufficienza. E invece.… Sono altresì convinto che stasera all’Allianz Arena vedremo una squadra totalmente diversa. Concentrata, tosta, pronta a fare risultato, nonostante si giochi in Germania. Rispetto ai miei tempi, in Europa il fattore casa e fuori ha perso importanza con l’eliminazione della cosiddetta regola dei gol in trasferta che valgono doppio. Quindi credo l’Inter non si faccia condizionare in questo senso. Farà la sua partita per vincere. E il Bayern? Sono molto curioso di conoscere l’approccio degli uomini di Kompany alla partita. Le assenze pesano, più di tutte quella di Musiala, giocatore che adoro per qualità e dinamismo. Ma non penso che i bavaresi cambieranno più di tanto il loro modo di giocare. Hanno una spiccata vocazione offensiva e fossi nei nerazzurri mi aspetterei la classica partenza a mille, con pressione alta e ritmo forsennato. Abbiamo visto la Germania contro l’Italia in Nations League, ma io ricordo anche la prima mezz’ora della semifinale d’andata a Monaco con il Real Madrid. L’Inter dovrà stare attenta agli inserimenti da dietro e alle situazioni da palla inattiva. Oltre ovviamente a un cannoniere eccezionale come Kane. Molto interessante sarà il duello con Acerbi, che negli ultimi anni ha già saputo tenere a bada attaccanti straordinari, Haaland su tutti. Il centrale nerazzurro non sarà rapidissimo di piedi, ma è veloce di pensiero e in marcatura fa la differenza. Come può, invece, Inzaghi far male al Bayern? Con la qualità del suo centrocampo, innanzitutto. Nel reparto, con la linea Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan, per me l’Inter è tra le prime tre in Europa. E poi spero che riesca a recuperare appieno Dimarco: la sua spinta a sinistra è un fattore, perché non ha solamente i tempi giusti, ma anche il piede per mettere palloni non banali in area. La fortuna di Lautaro e Thuram – ma anche delle mezzali che s’inseriscono da dietro – spesso passa dai suoi suggerimenti. Può essere la chiave pure stasera».

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