Capello certo: «Anche se Lautaro continua a non segnare, Inzaghi resta in pole per lo scudetto, mentre l’Atalanta…» | OneFootball

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Inter News 24

·24 dicembre 2024

Capello certo: «Anche se Lautaro continua a non segnare, Inzaghi resta in pole per lo scudetto, mentre l’Atalanta…»

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L’ex allenatore di Juve, Milan e Roma, Fabio Capello, ha commentato la 17^ giornata di Serie A appena conclusa e parlato dell’Inter

Intervenuto sulle colonne della Gazzetta dello Sport, Fabio Capello ha fatto una panoramica sulla Serie A al termine del 17° turno di campionato, soffermandosi su diverse squadre ma soprattutto su quelle al vertice, ovvero Atalanta, Inter e Napoli.

DOPO NATALE SI TORNA SUBITO IN CAMPO – «Il prossimo turno è praticamente dietro l’angolo».


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CONTE DOPPIA SEDUTA, FONSECA 3 GIORNI DI RIPOSO: CHI HA RAGIONE? – «Dall’esterno non si può dire. Solamente il tecnico respira l’atmosfera dello spogliatoio della sua squadra e decide di conseguenza. Poi certo, fa effetto vedere due allenatori utilizzare una strategia completamente diversa tra loro, ma di sicuro Conte e Fonseca avranno le loro buone ragioni».

CONTE HA FATTO SAPERE DI NON AVER GRADITO IL SECONDO TEMPO DEI SUOI COL GENOA, UNA PUNIZIONE? – «Non lo so, ma contro il Genoa il Napoli ha sofferto parecchio. Bisogna precisare però che tutte le squadre di testa hanno vinto sì, ma faticando parecchio. Anche l’Atalanta contro l’Empoli. Il Napoli ha fatto un ottimo primo tempo, poi nella ripresa è stato decisivo Meret, altrimenti niente tre punti. Sono comunque segnali importanti, perché vincere quando l’avversario ti mette alle corde dà morale e compattezza al gruppo».

SI È SENTITA LA MANCANZA DI BUONGIORNO IN DIFESA – «Credo sia normale. Stiamo parlando di un centrale che non è solamente forte, ma anche di grande personalità. Cosa significa? Che con la sua assenza il Napoli perde un ottimo difensore e soprattutto un leader. Buongiorno trasmette fiducia ai compagni, non averlo crea qualche titubanza e si è visto: il Genoa ha creato molto, in particolar modo nel finale».

MERET SPESSO CRITICATO – «Per questo sono felice della sua bella prestazione. Ha fatto delle parate strepitose, ma mi consenta di aggiungere: è da un po’ di tempo che vedo Meret in netto miglioramento. Un altro tassello per Conte e pure per Spalletti in Nazionale».

IERI HA VINTO ANCHE L’INTER – «Non è stata brillantissima e cattiva come altre volte, ma alla fine il successo è legittimo. Anche se Lautaro continua a non segnare, Inzaghi resta in pole per lo scudetto».

L’ATALANTA IN TESTA ALLA CLASSIFICA – «Che ormai non è più una sorpresa. L’Empoli, però, ha messo in grande difficoltà i nerazzurri con uno dei pezzi forti di Gasperini: la pressione sulla palla. I toscani non hanno mai dato respiro agli avversari, soffocando sul nascere il gioco della Dea. Vanno fatti i complimenti a D’Aversa per la grande partita».

DE KETELAERE DECISIVO – «Esatto. È la classica gara in cui è stato il talento dei giocatori a fare la differenza, primo su tutti il belga. Il secondo gol di CDK è una perla. Prima per la preparazione, entrando dentro al campo da destra con classe. Poi per la conclusione intelligente sul primo palo, a cogliere di sorpresa il portiere. De Ketelaere è stato anche fortunato, perché il suo tiro è passato tra le gambe di un difensore. E deve pure ringraziare Zaniolo, che gli ha tolto con scaltrezza un avversario di mezzo usando il corpo».

ZANIOLO – «E io sono contento per Zaniolo, che è stato parecchio sfortunato negli ultimi anni. Ha scelto l’ambiente ideale per ridare slancio alla sua carriera e ora sta raccogliendo già i frutti. Continui così».

L’ATALANTA SI STA SPECIALIZZANDO NELLE VITTORIE SPORCHE? – «Dopo aver alzato l’Europa League, la Dea sembra avere un altro spirito, un’altra forza nell’andare a prendersi i tre punti. Vincere ti fa cambiare mentalità».

SPERA DI IMPARARLO ANCHE LA JUVE DI MOTTA PER GUARIRE DALLA “PARIGGITE” – «A Monza finalmente è riuscita a vincere, ma a me non ha convinto ancora fino in fondo. Buon primo tempo, in controllo, con Koopmeiners bene in mediana, poi negli ultimi 20-25’hapensatoadifendersi e basta, retrocedendo nella propria area di rigore, quasi fosse un po’ sulle gambe. Mi aspettavo un calcio un po’ diverso».

VLAHOVIC STIZZITO AL MOMENTO DEL CAMBIO – «Spero ce l’avesse con sé stesso e non con Thiago Motta. Io certi atteggiamenti non li concepisco, li trovo una grave mancanza di rispetto verso l’allenatore e il compagno di squadra che sta entrando al tuo posto. Dusan sarà stato nervoso per non essere riuscito a segnare, ma non va bene».

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