Calcio e Finanza
·20 maggio 2025
Caso Brescia, processo sportivo lungo: rischio Serie B a 22 squadre

Calcio e Finanza
·20 maggio 2025
La Sampdoria osserva gli sviluppi del caso Brescia. Il primo appuntamento è per giovedì 22 maggio, quando il club lombardo sarà ascoltato. La società di Massimo Cellino è intenzionata a dare battaglia. I tempi sono, però, molto ristretti se pensiamo che il 6 giugno scade l’iscrizione al campionato per Serie A, B, C.
Da questo punto di vista – spiega l’edizione genovese de La Repubblica – non si riesce a capire, con lo scenario che si sta profilando, come si possa pensare di organizzare una doppia sfida playout prima di metà giugno. La notizia di ieri è la discesa in campo di Andrea Abodi. Paolo Bedin, presidente della Lega B, incassa l’endorsement del ministro per lo sport e i giovani.
«Ritengo che la decisione sia saggia ed equilibrata. Mi confronterò con la Lega, ma mi pare di capire che sia stata una decisione cautelativa nella misura in cui, per quanto sia soltanto l’apertura di un procedimento, si tratta di un accertamento effettuato da Covisoc e dall’Agenzia delle Entrate, che ha prodotto una rilevanza oggettiva e che sembra possa determinare una penalizzazione. Sarebbe stato paradossale giocare i playout e poi eventualmente doverla ripetere o modificare in maniera traumatica l’assetto del campionato», le parole di Abodi.
Segnali importanti sarebbero arrivati anche da altri club di Serie B, non contrari a un eventuale allargamento delle squadre, per un campionato con 22 partecipanti. Abodi indebolisce certamente la richiesta della Salernitana di giocare subito il playout con il Frosinone. La linea accomuna campani e Sampdoria e si basa sul principio che il campionato sia stato falsato per il ritardo nell’applicazione della pena e non sussistono le condizioni tecniche e ambientali per giocare il playout.
Una sfida decisiva a giugno inoltrato, a un mese dall’ultima gara, non rispetta la «necessità di garantire i principi dell’equa competizione e della regolarità del Campionato nonché salvaguardare le esigenze organizzative e di programmazione dei club», il principio indicato nella nota per il rinvio.