Champions League, la coppa potrebbe sbarcare negli Stati Uniti: nuovo scenario per la finale | OneFootball

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·13 febbraio 2025

Champions League, la coppa potrebbe sbarcare negli Stati Uniti: nuovo scenario per la finale

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Dopo la recente rivoluzione del format, la Champions League potrebbe affrontare un ulteriore cambiamento significativo. Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico The Independent, la UEFA sta valutando una nuova strategia per la commercializzazione dei diritti televisivi, con un impatto potenzialmente epocale: la possibilità di disputare la finale della competizione negli Stati Uniti per la prima volta nella storia.

Champions League, la coppa potrebbe sbarcare negli Stati Uniti: nuovo scenario per la finale

Attualmente, i diritti televisivi della Champions League – ad eccezione del mercato statunitense, gestito da Relevent Sports – sono affidati all’agenzia svizzera TEAM Marketing, partner della UEFA da oltre trent’anni. Tuttavia, a partire dal prossimo ciclo di commercializzazione, che coprirà il periodo 2027-2033, la UEFA potrebbe ampliare il ruolo di Relevent Sports a livello globale, in virtù di un’esclusiva fase di negoziazione con la UEFA e l’Associazione dei Club Europei (ECA).


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Relevent Sports è una società americana controllata dal miliardario Stephen Ross, noto per aver organizzato l’International Champions Cup e per aver già siglato accordi con la Liga spagnola con l’obiettivo di portare alcune partite ufficiali al di fuori della Spagna. Se dovesse ottenere il controllo globale della commercializzazione dei diritti, potrebbe spingere affinché la finale di Champions si disputi negli Stati Uniti.

La UEFA e la possibile apertura alla finale oltreoceano

L’idea di giocare la finale della Champions League negli Stati Uniti non è del tutto nuova. Aleksander Ceferin, presidente della UEFA, si è già detto possibilista in merito a questa ipotesi in passato. Un cambiamento del genere rappresenterebbe un passo storico per il torneo, che finora ha sempre avuto la sua ultima e più importante sfida disputata su suolo europeo.

Il crescente interesse per il calcio in Nord America, alimentato anche dai Mondiali del 2026 che si svolgeranno tra Stati Uniti, Canada e Messico, rende questo scenario sempre più plausibile. La UEFA, con un’eventuale mossa in questa direzione, cercherebbe di massimizzare i ricavi e aumentare la visibilità del torneo in un mercato in espansione.

Possibili conseguenze per il calcio europeo

Se la finale della Champions League dovesse effettivamente essere spostata negli Stati Uniti, le conseguenze sarebbero molteplici. Da un lato, ciò potrebbe garantire introiti ancora maggiori per la UEFA e i club coinvolti, grazie ai nuovi contratti televisivi e alle opportunità commerciali legate a un evento di tale portata in un mercato chiave come quello statunitense. Dall’altro, si potrebbe assistere a un cambio di paradigma, con la Champions che perderebbe parte della sua identità tradizionale, legata storicamente al continente europeo.

Le reazioni del mondo del calcio a questa prospettiva saranno cruciali per capire se si tratta di un’ipotesi destinata a concretizzarsi o se resterà un’idea sperimentale destinata a scontrarsi con la resistenza di club, tifosi e istituzioni calcistiche tradizionaliste. Nel frattempo, la UEFA continua a esplorare nuove strade per espandere il proprio brand e consolidare il dominio del calcio europeo a livello globale.

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