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·20 settembre 2024

Che fine ha fatto… Sandro Pochesci

Immagine dell'articolo:Che fine ha fatto… Sandro Pochesci

Ritorna l’appuntamento settimanale con “Che fine ha fatto…” e, dopo Gillet e Ninkovic, è il turno di un allenatore: Sandro Pochesci. La rubrica ha lo scopo di porgere la lente di ingrandimento su quei personaggi che per diverse ragioni sono usciti dai radar dell’opinione pubblica. Per questo oggi abbiamo deciso di dare spazio a mister Pochesci, la cui ultima esperienza è datata marzo 2023.

Riavvolgendo il disco, è doveroso sottolineare come Pochesci da calciatore si forma sui campi dilettantistici, dividendosi tra Guidonia, Viterbese, Ostia Mare, Fondi e Sassuolo. Stessa sorte, almeno per quanto riguarda gli albori, gli tocca da allenatore. La sua carriera inizia nel campionato di Prima Categoria con una vittoria. Scala i gradini sociali del calcio ed effettua il passaggio prima in Eccellenza e poi in Promozione. Nel 2003 il passaggio in Serie D e, tre anni dopo, in Serie C2 tra le fila della Viterbese. Qui, nonostante i buoni risultati, si dimette da terzo in classifica a causa del cambio di proprietà. Poi Olbia e qualche altra parentesi nei campionati minori prima del grande salto.


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Nel 2017, reduce dal decimo posto col Fondi in Serie C che gli vale i play-off, giunge per lui la chiamata dalla Serie B. L’Università Niccolò Cusano guidata da Stefano Bandecchi, già proprietaria del Fondi, acquista la Ternana in Serie B e decide di dare vita ad un nuovo progetto calcistico. Guidata ancora da Pochesci, che passa dunque da un club all’altro. Nonostante qualche divergenza pregressa, che nel 2016 portò la proprietà ad esonerarlo per motivi disciplinari, lo strappo si è ricucito dopo pochi mesi, quando tornò al Fondi per sostituire il dimissionario Ferruccio Mariani. L’esperienza in Serie B dura dal 2017 al gennaio 2018. In 23 partite giocate il tecnico porta a casa 3 vittorie, 13 pareggi e 7 sconfitte. Il 29 gennaio 2018, dopo il pareggio per 2-2 con la Salernitana, viene sollevato dall’incarico.

Dopo l’esperienza poco felice in Serie B, per lui di nuovo tanta Serie C. Dopo Terni infatti è il momento di Caserta e Bisceglie. In quest’ultima società viene esonerato dopo nove giornate, a causa dei soli tre punti conquistati. Diverso è il cammino col Carpi dove, seppur inizialmente esonerato con la squadra al dodicesimo posto, viene richiamato nella stessa stagione e nonostante circostanze poco favorevoli salva il club in Serie C. Saluterà nuovamente solo per motivi disciplinari, a causa della sanzione di un mese ricevuta dalla FIGC per alcune dichiarazioni, con la panchina affidata al suo vice. Quindi giunge l’ultima parentesi targata Juve Stabia. La chiamata arriva a gennaio 2023 dopo quasi due anni di inattività. La squadra in quel momento è quinta ed in piena corsa play-off ma qualcosa va storto e nel marzo dello stesso anno viene esonerato con la squadra undicesima. Ultima parentesi questa della sua carriera.

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