Calcionews24
·19 maggio 2025
Classifica, punti persi con le piccole, gestione e il mercato invernale: cosa è mancato all’Atalanta per lo Scudetto?

Calcionews24
·19 maggio 2025
L’Atalanta ha fatto una stagione straordinaria con la quinta qualificazione in Champions League (non scontata), ma nell’entusiasmo generale c’è sempre quella vocina che s’intensifica guardando il duello Inter-Napoli e la classifica: “Era l’anno buono per lo Scudetto!”. Annata positiva vero, ma la domanda sorge spontanea: cosa è mancato all’Atalanta per provare a giocarsi il tricolore?
Si parte dalla società e quel mercato di gennaio assai discusso. Certo, quello estivo si presentava sulla carta abbondante e interessante, ma in inverno era necessario completare. Sono arrivati Maldini e Posch: cosa bisognava prendere ancora? Un difensore considerando le tempistiche di Kossounou (e con il senno di poi anche di Stefan) e un centravanti visto l’ennesimo KO di Scamacca. Chiaro che la società non si aspettava determinati stop verso la fine della sessione, ma tali assenze hanno fatto sì che l’Atalanta si riadattasse sperando non si rompesse il Retegui di turno, portando certi giocatori ad integrarsi con qualche difficoltà in un contesto di 3 competizioni.
Dall’altra l’Atalanta aveva comunque una squadra competitiva. Perché se prima di Brugge aveva più responsabilità la proprietà, post Brugge in avanti (con una competizione a disposizione) anche Gasperini ha avuto la sua parte di colpe su tre aspetti: la comunicazione dove certe parole hanno parzialmente destabilizzato squadra e ambiente, la gestione degli infortuni e scelte tecniche che con le piccole sono risultate fatali. Torino, Cagliari, Venezia, Lecce sono 8 punti che pesano come un macigno: per quanto il lavoro di Gasp sia stato sensazionale.
Infine i giocatori dove sempre in ottica scudetto sono stati riscontrati dei cali: i momenti no di CDK, Ederson e Lookman, oltre che alle aspettative disattese sui nuovi acquisti che dovevano dare di più (su tutti Samardzic). Nel mezzo anche qualche pensierino più al futuro che non al presente.
Stagione straordinaria, guai a metterla in 2° piano, ma il sogno Tricolore era veramente vicino. Rimpianto? Forse, ma esso non toglie la possibilità di riprovarci l’anno dopo imparando dai propri errori: Gasp in panchina, il duo Percassi-Pagliuca a dare una mano e i giocatori. Tutti insieme per avverare il grande sogno.