Calcio e Finanza
·9 gennaio 2025
Calcio e Finanza
·9 gennaio 2025
E’ di questo pomeriggio la notizia de La Repubblica secondo cui il Napoli sarebbe a rischio penalizzazione in campionato, per violazione della clausola compromissoria da parte del patron Aurelio De Laurentiis. Violazione che sarebbe legata al ricorso presentato – e poi ritirato – dal numero uno dei partenopei al Tribunale di Milano contro l’elezione di Ezio Simonelli a presidente della Lega Serie A.
Ciò nonostante, secondo quanto appreso da Calcio e Finanza da ambienti vicini al Napoli, dal club filtra tranquillità e la società non si sente a rischio, essendosi chiamata fuori prima della celebrazione del ricorso.
Ricostruendo la vicenda, De Laurentiis ha quindi provato a cancellare l’elezione di Simonelli, nonostante quest’ultimo abbia già firmato i comunicati che omologano le ultime due giornate di campionato. Ma questa mossa potrebbe trasformarsi in un autogol. Il motivo risiede appunto nella possibile violazione della clausola compromissoria, che prevede che le controversie di ambito sportivo siano devolute alla Camera arbitrale e che per seguire le vie della giustizia ordinaria serva l’autorizzazione del Consiglio federale.
E violarla può costare addirittura 3 punti di penalizzazione e un anno di inibizione. De Laurentiis, nel ricorso, ha messo le mani avanti specificando che per lui non si tratterebbe di una violazione della clausola compromissoria visto che Simonelli non è un tesserato. Ma il Codice di giustizia sportiva si applica a chiunque svolge attività «comunque rilevanti per l’ordinamento federale».
Anche per questo motivo, De Laurentiis ha poi ritirato il proprio ricorso. I rischi però – secondo il quotidiano – sarebbero rimasti, perché il ritiro è avvenuto dopo che un pronunciamento c’era già stato.