Inter-News.it
·14 marzo 2025
Compagnoni: «Inter, sarà tosta! Il futuro di Inzaghi è appeso al finale»

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·14 marzo 2025
A due giorni dallo scontro diretto con l’Atalanta, Maurizio Compagnoni esamina il momento dell’Inter. Secondo il giornalista il finale di stagione nerazzurro potrebbe addirittura avere delle conseguenze sul futuro di Simone Inzaghi.
LA PRESSIONE – Maurizio Compagnoni, ospite del salotto di Sky Sport, espone il proprio punto di vista sulla posizione dell’Inter, che tra domenica sera sfiderà l’Atalanta: «Per l’Inter è tosta, un pareggio potrebbe andar bene come no. Dipende anche da ciò che farà il Napoli. Ci sono trenta punti ancora in ballo, che sono tanti, e dubito che una di queste squadre riesca a fare dieci su dieci. Per l’Inter arrivare alla pausa Nazionali dietro al Napoli, con la pressione di dover inseguire e con gli impegni in calendario, sarebbe complicato».
IL FUTURO – Maurizio Compagnoni si pronuncia anche su Simone Inzaghi: «Dall’esterno la sensazione è che ci sia una situazione che va monitorata. Credo che questo finale di stagione inciderà molto sulla decisione della società di confermare Inzaghi o di voltare pagina. Così mi pare dagli spifferi che arrivano. Io, ovviamente, confermerei Inzaghi che sta facendo un eccellente lavoro. Mi pare evidente che Inzaghi almeno un trofeo lo debba portare a casa. Se fosse il campionato andrebbe benone per la società. Se comunque fa un bel finale di campionato, una bella Champions League e vince anche solo la Coppa Italia, non può non essere confermato».
LO SCONTRO DIRETTO – Tornando al campo, poi, Compagnoni dichiara sull’Atalanta: «Credo che sia molto probabile che Gasperini metta un giocatore tra le linee per sostenere gli attaccanti ma soprattutto per andare a chiudere e a disturbare la costruzione del gioco di Calhanoglu. Sette confronti in favore dell’Inter? Viene il sospetto che l’assetto tattico e il modo di giocare di Inzaghi sia indigesto dall’Atalanta. Però la storia del calcio è piena di situazione simili. Guarda il derby di Milano: sembrava che il Milan non potesse giocare contro l’Inter e poi invece è andata così. A volte sono solo coincidenze, però è chiaro che il sospetto ti viene».