Criniti «Il Cagliari ha avuto paura di vincere contro la Fiorentina. Luvumbo mi assomiglia un po’. Sul calciomercato dico questo!» – ESCLUSIVA | OneFootball

Criniti «Il Cagliari ha avuto paura di vincere contro la Fiorentina. Luvumbo mi assomiglia un po’. Sul calciomercato dico questo!» – ESCLUSIVA | OneFootball

Icon: Cagliarinews24

Cagliarinews24

·27 aprile 2025

Criniti «Il Cagliari ha avuto paura di vincere contro la Fiorentina. Luvumbo mi assomiglia un po’. Sul calciomercato dico questo!» – ESCLUSIVA

Immagine dell'articolo:Criniti «Il Cagliari ha avuto paura di vincere contro la Fiorentina. Luvumbo mi assomiglia un po’. Sul calciomercato dico questo!» – ESCLUSIVA

Antonio Criniti, ex attaccante del Cagliari, ci ha parlato in esclusiva del momento dei rossoblù ma anche dei singoli da Zito Luvumbo a Florinel Coman

Antonio Criniti ha trascorso in Sardegna tre stagioni memorabili tra il 1991 ed il 1994 segnando quattro reti in un tolate di 41 presenze. L’ex attaccante piemontese con la maglia del Cagliari ha anche giocato la Coppa Uefa 1993-94, il tutto gonfiando la rete nel doppio confronto con l’Inter! Il tecnico passato anche per il Monza ha parlato a CagliariNews24 in esclusiva circa diversi temi, dai singoli al calciomercato, dalla sfida con la Fiorentina a quella con l’Hellas Verona. Le sue parole:

LE DICHIARAZIONI DI CRINITI


OneFootball Video


Signor Criniti a lei che sensazioni ha lasciato la partita persa presso l’Unipol Domus con la Fiorentina di Raffaele Palladino? Pensa che i rossoblù potessero fare di più?

«Una squadra che come il Cagliari si deve salvare deve fare sempre di più! La squadra di Nicola nei primi 20-25 minuti è stata molto attenta e ha lasciato pochi spazi alla Fiorentina, il gol di Piccoli ha lasciato sperare. Dopo c’è stato un calo di tensione che non mi so spiegare, credo sia dovuto al fatto che giocava contro una squadra più blasonata la quale doveva vincere per raggiungere le Coppe europee. Forse più di un calo di tensione è stata paura di vincere, questo ha portato il Cagliari a lasciarsi un po’ andare concededo degli spazi alla Fiorentina».

Ora i rossoblù sono attesi da uno scontro diretto fondamentale allo stadio Marcantonio Bentegodi di Verona. Quale pensa che sia la favorita tra le squadre di Davide Nicola e Paolo Zanetti? Il suo pronostico qual è?

«Io penso che sia una partita dai tre risultati, questo anche perché il Verona non è una compagine incredibile e poi il Cagliari ha bisogno di punti. Il fatto è che si gioca fuori casa ed i rossoblù in questi casi fanno fatica, non vorrei essere una cugurra (porta sfortuna n.d.r.). Sono speranzoso circa la possibilità che i rossoblù possano fare punti anche perché la prestazione sarà irrilevante. Fare i tre punti al Bentegodi vorrebbe dire raggiungere la salvezza!».

Lei con la maglia del Cagliari ha rivestito le vesti di prima punta grazie ad una intuizione di Mazzone. Data la squalifica di Piccoli chi vedrebbe bene al suo posto qualora non venisse schierato dal primo minuto il capitano Pavoletti?

«Giocherà Pavoletti qualora Nicola non decidesse di giocare senza una prima punta, il tal caso potrebbe utilizzare Luvumbo. Non so se si possa adattare come facevo io ai miei tempi con Mazzone, al momento non vedo alternative se non Pavoletti. E’ chiaro che dato il poco minutaggio e l’età non ha i novanta minuti, però arrivati a questo punto penso che anche lui se serve il gol te lo possa fare! Tutto ciò a meno che Nicola non scelga di mettere Luvumbo lì davanti a fare la lotta da solo contro tutti, ma non penso che accadrà. Un giocatore come Lapadula in questo momento ci sarebbe servito come il pane».

Finora non è decollata la stagione di Luvumbo anche a causa dell’infortunio alla caviglia riportato qualche mese fa. Che idea si è fatto del giovane giocatore angolano del Cagliari?

«Secondo me è un giocatore che in un 4-3-3 può fare l’esterno a piede invertito, è un calciatore che non si risparmia e dà tanto. Diciamo che un po’ mi assomiglia anche se siamo due giocatori completamente diversi. Sa anche adattarsi sull’esterno però è anche un calciatore che ha alti e bassi, fa partite strepitose e poi altre meno; questa è la sua pecca ma c’è da dire che è giovane e può migliorare. Al di là dell’infortunio che ha avuto, penso che Ranieri gli desse stimoli diversi rispetto a quelli che gli dà Nicola».

Fino a questo momento l’ha convinta il rendimento del giocatore rumeno Florinel Coman? In generale che ne pensa del calciomercato invernale della società sarda?

«Il calciomercato del Cagliari non mi ha convinto, penso che i rossoblù sarebbero stati già salvi se non avessero preso giocatori tanto per prenderli. Io penso che Coman non sia adatto e al livello della Serie A, magari lo è per quella rumena; ci ha fatto fare tre punti con il Parma per cui prendiamoceli, almeno ha fatto quel gol. La campagna acquisti invernale è stata molto poco efficiente, bisognava tenere Lapadula: lui è uno che lotta e che il golletto te lo fa sempre. Io penso che Coman sia un giocatore normale».

La lotta per lo scudetto si è circoscritta ad Inter e Napoli dopo una fase nella quale l’Atalanta ha ambito al tricolore. Quale pensa che sia la favorita per la vittoria finale nel campionato di Serie A 2024-2025?

«Io ritengo Conte un allenatore ed un uomo fortunato al di là del fatto che ha vinto per cui ha le sue qualità, gestisce e ha gestito squadre importanti. Io vedo l’Inter come una squadra che in questo momento si sta addomentando, ora dovrebbero fare quel passo in più e stanno un po’ deludendo! Penso che stia avendo un calo anche a livello fisico dovuto sia alle tante competizioni che alla pressione. Il Napoli invece ha solo la pressione dovuta alle aspettative dei tifosi e non ha altre competizioni. Penso che i partenopei saranno quelli che la spunteranno nella lotta per lo scudetto, hanno anche un calendario più semplice. E’ un campionato strano nel quale si capisce davvero poco ma penso che a trionfare sarà il Napoli e che lo farà al photofinish».

La Nazionale italiana con il C.T. Luciano Spalletti ha iniziato un nuovo ciclo, questo anche dopo il deludente Europeo. Cosa ne pensa della convocazione dei tanti giovani talenti del calcio italiano?

«I cicli durano sei anni dato il periodo che intercorre tra Mondiali ed Europei, io penso che questo lasso di tempo serva alla Nazionale di Spalletti per formare dei giovani. Piccoli credo che sia uno di questi, è un giocatore formidabile, mi piace tantissimo! Ora bisogna aspettare e avere poca fretta perché quando finisce un ciclo poi bisogna lavorare parecchio, è una cosa non semplice perché questa Italia è formata anche da diversi oriundi e stranieri. Facciamo leva su questa cosa su cui non sono d’accordo perchè nei settori giovanili si lavora male, soprattutto per quanto riguarda gli attaccanti».

Si ringrazia Antonio Criniti per la gentilezza e la cordialità mostrata nel corso di questa intervista

Visualizza l' imprint del creator