Calcionews24
·5 marzo 2025
Cristiano Doni e quel mancato trasferimento dall’Atalanta alla Juve nel 2002: il più grande “What If” di mercato nerazzurro

Calcionews24
·5 marzo 2025
Di trasferimenti mancati ce ne sono di milioni, ma alcuni avrebbero potuto cambiare la storia non solo di un calciatore, ma anche quello di una determinata squadra. Gerrard al Chelsea? Totti al Real Madrid e anche Cristiano Doni, ex bandiera dell’Atalanta, che poteva finire addirittura alla Juve.
Per parlare di Cristiano Doni alla Juve bisogna partire dalla stagione 2001-2002: il numero 27 nerazzurro è il trascinatore dell’Atalanta di Giovanni Vavassori salvandola praticamente da solo dopo il flop del duo Comandini Saudati. 16 goal, giocate da fuoriclasse, record di punti con la Dea (45), convocazione in Nazionale e infine i primi contatti con la squadra bianconera nel febbraio del 2002 con la promessa di concretizzare tutto in estate.
All’ultima gara in casa contro il Perugia Cristiano Doni è praticamente promesso sposo ai bianconeri, tanto da essere salutato da tutto il pubblico atalantino dopo 4 anni di grandi soddisfazioni: con tanto di targhetta di ringraziamento da parte della Curva Nord.
Tra lui e la fumata bianca con la Juve c’è di mezzo il Mondiale del 2002 in Corea: passato alla storia con l’arbitro Moreno che fece eliminare l’Italia. Cristiano non riesce ad esprimersi al meglio e le prestazioni opache fanno fare alla Juve un passo indietro rinunciando sia a lui che a Luciano Zauri.
Tale decisione influenzò molto sia lui che la campagna acquisti dell’Atalanta, alle prese con dei grossi problemi economici: la mancata qualificazione in Europa, il mercato costoso di Beppe Marotta durante l’estate precedente, i soldi dei diritti televisivi mai arrivati e anche qualche debito. Non si vende nessuno, non si compra nessuno. Nonsotante ciò, Cristiano Doni avrà comunque modo di rifarsi diventando una bandiera nerazzurra.