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·11 settembre 2023

Da Fininvest agli immobili, i figli di Berlusconi accettano l’eredità: oggi la firma

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I cinque figli di Silvio Berlusconi accettano pienamente il testamento del padre, ultime volontà con le quali il fondatore del Biscione ha assegnato ai figli Marina e Pier Silvio la maggioranza e il conseguente controllo di un impero dal valore stimato in un minimo di cinque miliardi, con la firma agli atti che è attesa per oggi pomeriggio.

Dalla morte di Berlusconi del 12 giugno scorso legali e consulenti hanno lavorato per chiarire molti aspetti e valori del grande patrimonio: l’accettazione, presso la “storica” Villa San Martino di Arcore, sarà completa, cioè senza beneficio di inventario da parte di alcuno, opzione che avrebbe allungato di molto i tempi dell’esecutività del testamento a riprova della forte unità famigliare.


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Silvio Berlusconi accettazione eredità – Il lascito dell’ex Premier

Quello che Berlusconi ha lasciato ai figli Marina, Pier Silvio, Barbara, Eleonora e Luigi si può conteggiare in oltre cinque miliardi tra società quotate, grandi investimenti immobiliari, titoli, opere d’arte e liquidità. La parte più consistente è contenuta in Fininvest, con 2,8 miliardi di capitalizzazione di Borsa delle partecipate, che diventano quasi quattro miliardi considerando anche le quote detenute da Mfe-Mediaset in altri gruppi, cioè Ei Towers e Prosieben.

Il patrimonio immobiliare è stimabile in circa 700 milioni, concentrato soprattutto nella holding Dolcedrago, più la liquidità. Infine gli yacht e soprattutto i molti quadri acquistati negli anni dal fondatore del Biscione. Di fatto Marina e Pier Silvio avranno in due il 53% circa del patrimonio, con il conseguente controllo attraverso Fininvest sulle quote delle società, e i figli Barbara, Eleonora e Luigi avranno una disponibilità personale molto importante. Ovviamente escluse dal testamento le ex mogli, entrambe divorziate.

L’accettazione piena, che prevede un’intesa totale a differenza di altre grandi famiglie imprenditoriali italiane, permette di guardare immediatamente al futuro. Fininvest detiene il 48,6% di Mfe-Mediaset (blindata con circa il 50% dei diritti di voto), il 53,3% di Mondadori e il 30% di Banca Mediolanum, con il gruppo televisivo che conserva tra le partecipate anche il 40% di Ei Towers e quasi il 30% della tedesca Prosieben. I primi dossier aperti o da aprire a breve sono quelli della squadra di calcio del Monza, sulla quale le trattative per la cessione proseguono. Poi c’è la partecipazione in Ei Tower per arrivare a una possibile fusione con Rai Way.

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