Dovbyk ora sogna il primo gol e una super esultanza | OneFootball

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·11 aprile 2025

Dovbyk ora sogna il primo gol e una super esultanza

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Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – A gennaio l’ucraino è stato decisivo con la Lazio grazie alle sue sponde. Mettiamola così, Artem Dovbyk non è ancora riuscito a entrare nel cuore dei tifosi romanisti. Ma forse i gol non c’entrano, forse a rendere il centravanti ucraino un po’ estraneo al calore giallorosso è il suo atteggiamento “freddo” dentro e fuori dal campo. Comprensibilissimo conoscendo la situazione, ma minimamente immaginabile per chi non vive davvero la paura della guerra, delle bombe, di non sapere al sicuro la propria famiglia in Ucraina, i parenti, gli amici. Alcuni di questi nell’esercito e a difesa del proprio Paese. Un’angoscia continua. Proprio per questo il calcio dovrebbe essere per lui una valvola di sfogo, un modo per urlare al mondo la sua rabbia ma al tempo stesso la sua felicità per un gol segnato, per una vittoria, per rendere orgogliose quelle persone che tifano per lui dall’Ucraina. E per prendersi quella scena anche nella Capitale che meriterebbe per i suoi undici gol segnati in campionato, gli stessi di Lukaku e di Lautaro Martinez, solo meno “pubblicizzati”.

Perché undici gol non sono affatto male alla prima stagione in un nuovo campionato. Big Rom la scorsa stagione si fermò a 13 reti in Serie A e aveva già un notevole passato alle spalle in Italia. Ranieri non avrà Gerd Müller o Paolo Rossi, ma il problema dei pochi gol segnati dalla Roma è colpa soprattutto di chi gioca con Dovbyk, non dell’ex Girona che molte volte è costretto a giocare spalle alla porta in un ruolo da centravanti boa piuttosto che da bomber. Anche perché i suoi numeri, oltre alle reti realizzate, sono piuttosto incoraggianti. A Lecce, due settimane fa, Artem ha raggiunto quota 11 alla trentesima giornata. Lo scorso anno Lukaku allo stesso intermedio, così come alla trentunesima, era fermo a 10. Non basta, perché il ventisettenne di Cherkasy ha portato in dote alla Roma 11 punti complessivi (9 volte ha sbloccato l’1-0) mentre il belga chiuse la stagione a tredici.


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Significa che il nuovo arrivato ha altre sette partite per migliorare le sue statistiche realizzative, magari già a cominciare dal derby. Ecco, il grande sogno di tutti, proprio tutti dentro Trigoria, è vedere Dovbyk esultare per la prima volta nella stracittadina. Perché se lo meriterebbe, perché tutta la squadra è con lui e lo ha sostenuto in questa stagione. La Lega lo ha premiato miglior giocatore di marzo, tra dieci giorni nella gara interna contro il Verona è pronto a ritirare. Ranieri ha detto a più riprese che il gol non è tutto, che conta anche la partecipazione: ecco, vedergli ripetere la prestazione del derby d’andata sarebbe già più che positivo.

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