Calcio e Finanza
·21 febbraio 2024
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·21 febbraio 2024
L’indagine che vede coinvolti John Elkann, Gianluca Ferrero e Urs Robert Von Gruenigen per irregolarità fiscali, continua il suo percorso tentando di ricostruire i legami della famiglia Agnelli-Elkann con i paradisi fiscali, usati, secondo l’accusa, per nascondere ingenti quantità di denaro al Fisco italiano.
Come riporta l’edizione odierna de Il Sole 24 Ore, la Dancing Tree e la Blue Dragons, le due società controllate da John Elkann nel piccolo Principato del Liechtenstein, portano direttamente a Siegfried Maron, l’ex fiduciario di Rapperswil-Jona, una cittadina a 40 chilometri da Zurigo, che ha gestito il patrimonio personale di Giovanni Agnelli fino alla morte, avvenuta a Torino il 24 gennaio 2003. Legame emerso dalle integrazioni alle denunce dei redditi relative agli anni dal 2019 al 2021 presentate all’Agenzia delle Entrate da John Elkann stesso il 31 ottobre 2023.
Ed è in questo ambito che vanno incluse anche le perquisizioni degli uffici, da parte della Guardia di Finanza, di alcune fiduciarie che gestiscono il patrimonio della famiglia Agnelli-Elkann. E dal decreto di perquisizione è emersa l’esistenza della dichiarazione integrativa presentata dal presidente di Stellantis, che include la presenza di redditi tramite società controllate all’estero, tra le quali appunto la Blue Dragons e la Dancing Tree.
Le due entità sono domiciliate nel Liechtenstein presso la Tremaco, una delle tante società fiduciarie che si occupano di gestione di patrimoni familiari e che ha sede a Eschen, uno dei comuni del Principato. Almeno una delle due società sarebbe il frutto dell’eredità ricevuta dalla nonna Marella Caracciolo, scomparsa nel 2019, di cui John è erede insieme ai fratelli Lapo e Ginevra.
Il filo che lega Blue Dragons e Dancing Tree a Siegfried Maron, l’ex gestore dei fondi di Giovanni Agnelli che fu tra le persone denunciate da Margherita a Torino nel 2007, è Christian Bolleter. Il suo nome è presente nelle carte della vecchia causa civile a Torino e in quelle di una contemporanea indagine penale a Milano perché il professionista lavorava già allora con Maron. E con quest’ultimo aveva fondato in Svizzera la Dragon Consulting, una società di consulenza fiscale chiusa nel 2017 e di cui Maron era il presidente. Dragon custodiva la documentazione della Fima Finance, una delle società estere che facevano riferimento alla famiglia Agnelli. La Fima era domiciliata nelle Isole Vergini britanniche e sarebbe stata controllata dalla Fondazione Alkyone, fondata sempre nel Liechtenstein.
Ora occorre fare un salto indietro al 2009, anno dell’apertura dell’inchiesta della Procura di Milano, archiviata nel 2013 su richiesta degli stessi pm milanesi, che puntava a far luce sui fondi presenti nelle società offshore riconducibili all’Avvocato Gianni Agnelli. Durante il procedimento, i magistrati Eugenio Fusco e Gaetano Ruta hanno ascoltato Paolo Revelli, uno dei testimoni. L’ex managing director di Morgan Stanley aveva affermato «di avere sempre saputo che presso la filiale di Zurigo esisteva una provvista direttamente riferibile all’Avvocato Giovanni Agnelli per una cifra compresa fra gli 800 milioni e 1 miliardo di euro, fiduciariamente intestata e detenuta attraverso molteplici conti da Siegfried Maron (uno dei consulenti personali dell’avvocato per la gestione del patrimonio)».
In base ad altre testimonianze citate nei documenti, Maron «era mandatario del defunto Giovanni Agnelli, incaricato di occuparsi di operazioni finanziarie e della gestione dei fondi per suo conto». Maron era anche uno degli amministratori della filiale di Ginevra della lussemburghese Exor, che all’epoca si chiamava Ifil Investissements SA. Soprattutto, Maron era uno dei quattro protectors della Fondazione Alkyone. Gli altri tre erano Giovanni Gabetti, Franzo Grande Stevens e lo stesso Giovanni Agnelli. Era stato sempre Maron che, in una riunione del 16 settembre 2003, aveva rivelato – secondo i documenti giudiziari – a Margherita Agnelli l’esistenza di alcuni beni offshore intestati al padre.
Dopo aver condiviso con Maron le prime vicissitudini della contesa ereditaria, Christian Bolleter fonda nel 2014 la Fidares Asset Management insieme a Johannes Matt, che 10 anni prima aveva dato vita alla fiduciaria Tremaco. Evidentemente i rapporti con la famiglia Agnelli prima ed Elkann dopo non sono stati interrotti né dalla scomparsa dell’ex senatore né da quella di Marella Caracciolo. Blue Dragons viene fondata il 13 dicembre 2017, quando Marella è ancora in vita, Dancing Tree il 3 agosto 2020, oltre un anno dopo la sua morte. Oggi nello stesso indirizzo della Tremaco sono registrate più di 70 società, tra fondazioni, trust, anstalt e stiftung, ma non si sa con certezza se altre, oltre a quelle già citate, siano riconducibili agli Elkann, o a un altro componente della famiglia.