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Marco Alessandri·8 agosto 2024
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Marco Alessandri·8 agosto 2024
L’Inter cade in amichevole contro l’Al-Ittihad di Benzema e qualcosa agli occhi dei tifosi comincia a scricchiolare. A poco più di una settimana dall’esordio in campionato contro il Genoa, quello che preoccupa non è tanto il ko di per sé – è pur sempre calcio d’agosto -, quanto alcuni segnali.
I nerazzurri, scesi in campo con una formazione che per nove undicesimi dovrebbe essere riproposta al Ferraris, sono apparsi lenti, bloccati e senza grandi spunti.
Tolti i primi venti minuti, in cui i campioni d’Italia hanno provato a imporre il proprio gioco con alcune trame interessanti, il resto del match ha mostrato una squadra in difficoltà.
Come detto, è calcio d’agosto e lascia il tempo che trova, ma certo vedere il Milan battere in serie City, Real e Barcellona e paragonare la forma fisica dei rossoneri a quella degli interisti non deve aver fatto dormire sonni tranquilli a Simone Inzaghi.
Mancavano alcune pedine fondamentali – Lautaro in primis, ma anche Mkhitaryan e Pavard entrati al 63′ – e questo non può che contare. Dall’altra parte, però, c’era un Al-Ittihad che, Benzema, Fabinho e Diaby a parte, non si può certo considerare al livello dei campioni d’Italia.
Gli errori sui due gol subiti sono da matita blu e denotano anche una certa disattenzione, come in occasione del passaggio orizzontale totalmente sbagliato da Bastoni che ha dato il via al raddoppio arabo.
Segnali preoccupanti per Inzaghi? Forse. Sicuramente ne sapremo di più tra nove giorni, quando certe sviste non saranno più perdonate.
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