ESCLUSIVA PSB – Da Chicago: “Cassano operazione inaspettata. Perché firmerà la seconda squadra? Ecco la spiegazione” | OneFootball

Manca oramai solo l’ufficialità, ma è ai dettagli l’inaspettato passaggio di Claudio Cassano ai Chicago Fire, franchigia statunitense. Un’operazione che abbiamo approfondito in esclusiva con Alex Calabrese, firma di meninred97.com, il principale sito americano per ricavare informazioni riguardanti il club allenato da Gregg Berhalter, uno dei principali artefici dell’operazione che porterà oltreoceano il classe 2003.

Claudio Cassano ai Chicago Fire è stata una notizia e una mossa sorprendente, basata sulla stima che il tecnico Gregg Berhalter ha per lui, come emerso da vari rumors. Come hanno accolto l’operazione i tifosi del club?

“Anche per i Fire la trattativa è stata decisamente inaspettata, dato che la Serie B italiana non è un campionato in cui le squadre della MLS solitamente cercano. Direi che i tifosi l’hanno accolta bene e sono rimasti incuriositi, soprattutto perché Cassano sembra essere un calciatore al di sopra del livello tipico di un acquisto per una seconda squadra in MLS. Credo, a tal proposito, che molti tifosi sperino che possa essere anche un futuro giocatore della prima squadra”.

Nei giorni scorsi hai dato, a tal proposito, un aggiornamento importante sull’operazione: Cassano firmerà per i Chicago Fire II, la seconda squadra, con un contratto MLS Next Pro. Cosa ne pensi? Non sarebbe già pronto per la prima squadra?

“Data la sua recente mancanza di minuti in Serie B, era difficile immaginare che potesse avere un posto in un roster senior della MLS sin da subito. Il livello della lega, in particolare in termini di profondità della squadra, è notevolmente aumentato negli ultimi anni. Inoltre, i roster della MLS sono limitati a 30 giocatori, ma alcuni slot sono essenzialmente progettati per giocatori dell’Academy, dunque cresciuti in casa e definiti proprio homegrown academy players. Allo stesso tempo, firmare con la seconda squadra non significa che non avrà l’opportunità di presenziare regolarmente con il tecnico Berhalter e la prima squadra; in genere, 2-4 giocatori della seconda squadra si allenano con la prima ogni giorno e diversi giocatori hanno fatto questo salto definitivo negli ultimi mesi. Le insolite regole della MLS consentono, inoltre, anche ai giocatori della seconda squadra di scendere in campo per la prima squadra fino a due volte a stagione”.

In base alle tue fonti, quando sarà ufficializzata la trattativa?

“È difficile dire quando verrà annunciato il trasferimento, poiché i trasferimenti della seconda squadra sono, sotto questo punto di vista prettamente procedurale, incoerenti. Sono a conoscenza di una manciata di contratti firmati che non sono ancora stati annunciati, quindi è difficile dirlo”.

Questa mossa dà ancora più credito al movimento MLS, perché fino a qualche anno fa forse un giovane talento in rampa di lancio come Cassano non avrebbe preso questa decisione. È – credo – qualcosa che ricorda quanto accaduto con Riqui Puig, ad esempio (passato dal Barcellona ai Los Angeles Galaxy, ndr). Pensi che per un talento, scegliere di giocare in MLS sia ora visto come un passo avanti?

“Sicuramente, penso che i Fire in particolare abbiano fornito una rampa di lancio per l’Europa, come parte dell’iniziativa più ampia dell’intera MLS per l’ingaggio di giovani calciatori. Ad esempio, Jhon Durán (Aston Villa) e Przemysław Frankowski (RC Lens) sono due esempi recenti che sono venuti a Chicago e hanno successivamente vissuto grandi salti verso l’Europa. Non è nemmeno la prima volta che i Fire hanno aggiunto un giocatore europeo alla seconda squadra: ad esempio, nella scorsa stagione hanno ingaggiato David Poreba dal campionato polacco, poi diventato l’MVP di riserva della lega MLS, prima di firmare con la prima squadra. Questa è anche la prima volta dopo tanto tempo che un italiano giocherà per i Chicago Fire: sono molto emozionato di vedere come se la caverà e se riuscirà a passare presto alla prima squadra”.