WikiFanta
·9 ottobre 2024
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Nelle prime giornate di campionato abbiamo finalmente potuto dissipare alcuni dubbi su cui saranno i rigoristi di alcune delle squadre di Serie A su cui era sorto il dubbio visti i dati delle ultime stagioni e i movimenti di mercato. Andiamo quindi ad analizzare, per queste cinque squadre che abbiamo selezionato, chi si è conquistato il ruolo e se ci sono delle alternative al rigorista principe, qualora non dovesse essere in campo. Infine, troverete l’elenco aggiornato dei rigoristi squadra per squadra.
Nella Fiorentina il rigorista era Beltran, che però in questa stagione è sparito dai radar, sacrificato da Palladino dopo gli acquisti nel reparto arretrato. I primi due rigori sono stati calciati, come prevedibile, da Gudmundsson, autore di una doppietta dal dischetto nel match contro la Lazio; con il Milan si è però presentato dal dischetto Moise Kean, che ha chiesto e ottenuto di poter battere il penalty. Maignan ha respinto la sua conclusione, sancendo probabilmente la fine dell’alternanza, almeno in occasione di un rigore in una situazione di punteggio importante. Il rigorista è l’islandese e lo resterà fino a fine stagione.
Christian Pulisic, Milan (credits: Getty Images via OneFootball)
Il Milan si presentava alla nuova Serie A senza il suo rigorista principe, Olivier Giroud. I papabili erano tanti: Abraham, Morata, Theo Hernandez, persino Leao, ma contro il Venezia si è presentato dal dischetto Pulisic, che ha confermato il 100% di realizzazione in carriera (10 su 10). Il problema sorge quando i successivi tre non sono stati tirati dall’americano: se il penalty del 4-0 contro il Venezia è stato utilizzato per far sbloccare Tammy Abraham, contro la Fiorentina invece i giocatori hanno sovvertito di forza le gerarchie, e sia Theo Hernandez (3 errori su 7 tentativi in carriera) che lo stesso Abraham hanno fallito la trasformazione. Fonseca si è detto esterrefatto e arrabbiato per ciò che è successo e siamo sicuri che d’ora in poi Pulisic farà valere il suo status e i suoi numeri dal dischetto.
In questo caso non c’è il minimo dubbio su chi sarà il rigorista, visto che l’argentino è un ottimo trasformatore. Ma nelle – non rare – partite in cui la Joya è assente, chi si incaricherà della trasformazione? L’anno scorso era Paredes il designato, ma quest’anno non è più negli schemi dell’allenatore: restano Pellegrini (13 trasformazioni e 5 errori in carriera) e soprattutto Dovbyk (22-5) a giocarsi il ruolo, con il gigante ucraino che ci sembra in vantaggio sul capitano giallorosso. Sembra invece più defilato Soulè, rigorista l’anno scorso a Frosinone e che ha uno score di 5 reti e 2 errori.
In Serie A non lo avevamo mai visto calciare penalty, chiuso nelle sue esperienze da ottimi specialisti come Joao Pedro (a Cagliari), Caputo e Niang (a Empoli). Abbiamo conosciuto il Marin rigorista quest’estate, quando a Euro 2024 ha realizzato per due volte dal dischetto per la Romania; il dubbio c’era venuto, ma dopo Juventus-Cagliari ne abbiamo la certezza: Marin è il rigorista dei sardi, forse delle sue 13 realizzazioni su 15 tentativi in carriera. Contro la Juve, il rumeno si è incaricato del tiro nonostante ci fossero in campo gli altri due papabili, Yerry Mina e Gaetano, che nella passata stagione avevano segnato una volta a testa proprio contro i bianconeri. Attenzione, però! In queste ultime due partite Marin non è partito titolare, quindi non sottovalutate le sue alternative, perché potrebbero presentarsi anche loro davanti al portiere avversario!
Mateo Retegui, Atalanta (credits: Getty Images via OneFootball)
Dall’anno scorso ci portavamo Pasalic, che però ha fallito il rigore che ha calciato, il secondo stagionale assegnato alla Dea; infatti, contro il Lecce alla prima giornata era stato Retegui (con il croato in campo) a realizzare il penalty del 4-0. L’italo-argentino ne ha realizzati altri due in stagione (ottima media di 15 segnati con 2 errori, l’ultimo in Champions con l’Arsenal) mentre nella sconfitta casalinga contro il Como ha calciato Lookman al 90′, in assenza del bomber ex Genoa. Le gerarchie quindi sembrano definite, con Retegui davanti a Lookman e Pasalic, con Samardzic (tiratore l’anno scorso a Udine) che potrebbe incaricarsi se qualcuno di questi non fosse in campo.
L’infortunio di Zapata, apre le porte della titolarità a Sanabria, che in questo inizio di stagione si era alternato al fianco del colombiano con Adams. Proprio Sanabria ha calciato il primo rigore assegnato questa stagione al toro, sbagliandolo. Il paraguayano non è un ottimo trasformatore (7 reti e 3 errori), ma le alternative sono poche, visto che Adams ne ha calciati solo 3 (segnandoli tutti, ma l’ultimo risale al 18/19) mentre Vlasic, che li calciava alla CSKA Mosca e ha uno score non eccezionale (10 reti e 5 errori) ha calciato e segnato l’ultimo contro l’Inter. Pensiamo che Sanabria sarà il rigorista, anche alla luce del fatto che il croato non parte titolare in questo momento della stagione.