PianetaSerieB
·31 gennaio 2025
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·31 gennaio 2025
È notizia di giornata l’approdo di Issiaka Kamate in quel di Modena: l’ala arriva in prestito dall’Inter dopo un’esperienza nella massima serie portoghese, dove ha difeso l’Avs Futebol e messo nelle gambe le prime partite ai piani alti del calcio.
Un’operazione, quella appena menzionata, che costituisce un ulteriore argomento per una tesi chiara e diretta: il reparto offensivo dei Canarini ha pochi, pochissimi, eguali in Serie B. Difficile trovare una simile mescolanza di talento, classe, capacità di saper generare patemi per gli avversari.
Il trascinatore Palumbo, così come Caso e Bozhanaj, senza dimenticare la possibilità di poter far danzare dietro la punta sia Duca che Defrel, quest’ultimo ovviamente utilizzabile anche come riferimento offensivo, per quanto dinamico. Allargando il discorso anche alle prime punte – pur dovendo sottolineare come il calciomercato potrà ritoccare il discorso, soprattutto per quanto concerne Abiuso e Gliozzi – la percezione è che quella gialloblu sia una squadra con un’indice di pericolosità potenzialmente davvero elevato.
Classe 2004, Kamate ha letteralmente pattinato sul Campionato Primavera 23/24, vissuto con la maglia numero dieci sulle spalle e una costante percezione di correre, pensare e incidere a una velocità doppia rispetto ai commensali in campo. Mancino, habitué della fascia destra e del ruolo di esterno d’attacco, come presentato in apertura, il suo bagaglio gli ha consentito, tratto che non ha perso, di poter essere schierato anche sull’altra corsia, oppure – facendo leva sulla notevole capacità di saper improvvisamente accelerare e passare attraverso i corpi degli avversari – addirittura da mezzala.
La giocata robbeniana è sicuramente quella che gli ha consentito di regalare il maggior numero di gioie, ma il suo attracco porterà copioni per nulla standardizzati e assolutamente variopinti. Un’aggiunta importante, seppur in prestito, che dunque aumenterà le frecce a disposizione dell’allenatore. Dimostratosi indiscutibilmente preparato in termini di organizzazione e attenzione in fase di non possesso, Mandelli è ora chiamato a trovare la formula per sbloccare un nuovo livello di elettricità offensiva. L’attuale dodicesimo posto non rende giustizia alla bontà dell’organico del Modena, soprattutto della cintola in su, e quello scritto con Kamate potrebbe essere un nuovo messaggio rivolto all’esterno, così come a se stessi: si può – e si deve – fare di più.
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