Ferrante: "Se Cairo tiene Elmas é una dichiarazione in chiave Europa" | OneFootball

Di seguito alcune dichiarazioni rilasciate dall'ex attaccante del Torino Marco Ferrante al quotidiano sportivo Tuttosport.

Marco Ferrante su Paolo Vanoli

Paolo Vanoli

"Sì, finalmente vedo un allenatore da Toro. Un lavoratore, che ci mette la faccia, che non si nasconde dietro gli alibi. Vanoli è diplomatico, ma non è uno stupido o uno sprovveduto: ha la stoffa per crescere ancora e per diventare un tecnico importante. Non ha fatto meglio di Juric in termini di risultati, ma penso che il suo primo anno granata si possa ritenere positivo. L'anno prossimo, però, avrà maggiori pressioni. E spero che, al pari del club, anche lui si esponga: gli voglio sentir dire che il Toro lotterà per l'Europa".

Marco Ferrante sulla rosa del Torino

Eljif Elmas

“Da questa rosa, con qualche tassello in più per cercare di compiere un salto in avanti. Il mercato di gennaio insegna che il Toro, quando vuole, sa prendere giocatori in grado di spostare gli equilibri: Casadei, Biraghi e soprattutto Elmas hanno dato un senso nuovo alla stagione.

Se spendere 17 milioni per trattenere il macedone? Sì, ma dipende sempre dagli obiettivi: se devo arrivare ancora decimo, lo lascio andare e mi affido a un altro prestito. Se invece voglio puntare all’Europa, allora non ci penso due volte: lo riscatto e poi puntello l’organico per alzare l’asticella. Per me il destino di Elmas è un buon termometro delle ambizioni del Toro che verrà: se Cairo decide di tenerlo, allora questa mossa diventa una dichiarazione d’intenti in chiave Europa".

⚽ FAQ su Marco Ferrante

Chi è Marco Ferrante?

Marco Ferrante è un ex calciatore italiano, nato a Velletri il 4 febbraio 1971, noto principalmente per il suo ruolo di attaccante e per essere stato uno dei simboli del Torino FC negli anni '90 e primi 2000.

In quali squadre ha giocato?

Ferrante ha vestito molte maglie nella sua carriera, tra cui:

Perché è ricordato soprattutto al Torino?

Ha giocato nel Torino dal 1996 al 2004.

È il quinto miglior marcatore della storia del club: 114 gol in 232 partite.

È stato il capocannoniere della Serie B nel 1998–1999 con 27 gol, portando il Toro alla promozione in Serie A.

Che cosa ha fatto dopo il ritiro dal calcio giocato?

È diventato procuratore di calciatori.