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Alessio D'errico·16 marzo 2025
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Alessio D'errico·16 marzo 2025
La Juventus crolla a Firenze. Dopo lo 0-4 dell’Allianz Stadium contro l’Atalanta, la squadra di Thiago Motta cede 3-0 in casa della Fiorentina sotto i colpi di Gosens, Mandragora e Gudmundsson.
Altra notte da dimenticare per i bianconeri, che scivolano al quinto posto dopo il sorpasso del Bologna, e perdono Cambiaso per infortunio.
La Fiorentina risponde a Milan e Roma e torna rispettivamente a -2 dai rossoneri e a -4 dai giallorossi, in piena corsa per un posto in Europa.
Si complica la posizione di Thiago Motta dopo il secondo K.O. pesante di fila: la sconfitta di Firenze può costare la panchina al tecnico?
La Juve torna a perdere due partite di fila con tre gol di scarto dopo 14 anni.
Come riferisce Opta, nella storia del club bianconero era accaduto solo nel gennaio 2011 (con Luigi Delneri in panchina) e a marzo 1957 (sotto la guida di Sandro Puppo).
Nuova tegola per la Juventus di Thiago Motta, che perde Cambiaso. Entrato al 60’ al posto di Nico Gonzalez, il laterale resta a terra a causa di un problema fisico.
Necessario l’intervento dello staff medico, che accompagna Cambiaso, visibilmente dolorante fuori dal campo: al suo posto entra Mbangula.
Nel secondo tempo, il copione non cambia, con la Fiorentina che trova il terzo gol dopo meno di 10 minuti.
Gudmundsson sfrutta un buco centrale della Juventus e lascia partire un destro dai 25 metri che finisce nell'angolo e beffa Di Gregorio.
I tifosi della Fiorentina prendono di mira Nico Gonzalez, grande ex della sfida.
L'argentino, passato la scorsa estate alla Juventus, viene preso di mira con fischi di tutto lo stadio ogni volta che entra in possesso del pallone.
Avvio shock per la Juventus, che dopo 18 minuti è sotto 0-2.
A sbloccare il risultato è Gosens, che ci prova di testa e sulla ribattuta colpisce col mancino, battendo Di Gregorio.
La Fiorentina trova il raddoppio con Mandragora, che sulla verticalizzazione magistrale di Fagioli, batte il portiere con un mancino a incrociare.
Non era mai successo alla Juventus sotto la gestione di Thiago Motta di andare sotto di due gol dopo 18 minuti.
La Curva Fiesole ha preparato una coreografia ‘ad hoc’ per la sfida contro la Juventus.
Prima del fischio d’inizio, i tifosi in Ferrovia hanno riprodotto con le bandierine la scritta "Juve M***a”.
Thiago Motta ha parlato ai microfoni di DAZN:
“Non esiste cambio di sistema di gioco, l'importante è l'approccio alla partita, sia all'inizio e fino all'ultimo minuto. Tutte le scelte sono fatte come sempre per il bene della squadra in questo momento, per ottenere la migliore versione della squadra. Tutti stanno bene, quelli che hanno giocato tantissimo fino ad oggi hanno fatto bene, oggi inizieranno altri che per un po' non hanno giocato sia per infortuni o per una scelta mia tecnica. Ho tutta la fiducia, credo molto in questa squadra e sono convinto che oggi la squadra farà un'ottima partita",
“Atalanta? C'è voglia di fare una partita importante, sempre quando si viene da una sconfitta esiste la rabbia di non poter fare risultato che vogliamo e oggi abbiamo un'altra grande opportunità per dimostrare il nostro valore”.
Raffaele Palladino, a DAZN, ha parlato prima del match contro la Juventus:
“A volte cambiare non è giusto, quindi ho voluto dare continuità di formazione con le mie scelte. Oggi mi aspetto una grande prova di maturità della mia squadra. Noi abbiamo già visto nella gara di andata quanto viene sentita. In città si percepisce che questa è la gara dell'anno. Noi verremmo regalare una notte magica ai nostri tifosi, ci proveremo con tutte le nostre energie. La Juve è ferita, ma viene da un periodo positivo e vorrà fare i punti”.
Solita accoglienza infuocata a Firenze col bus della Juventus che, arrivando al Franchi, è stato accolto da tantissimi fischi.
FIORENTINA (3-5-2): De Gea; Pongracic, Marì, Ranieri; Dodo, Fagioli, Cataldi, Mandragora, Gosens; Kean, Gudmundsson.
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Kalulu, Kelly, Veiga; Weah, Koopmeiners, Locatelli, Thuram, McKennie; Kolo Muani, Nico Gonzalez.
📸 Gabriele Maltinti - 2025 Getty Images