Frosinone, Partipilo: “Bianco mi ha fatto sentire importante, Vivarini aveva bisogno di più tempo per il suo calcio” | OneFootball

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·18 marzo 2025

Frosinone, Partipilo: “Bianco mi ha fatto sentire importante, Vivarini aveva bisogno di più tempo per il suo calcio”

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La cura Paolo Bianco sta facendo risorgere il Frosinone: i ciociari sono passati dall’essere spacciati al tredicesimo posto in classifica, frutto di sei risultati utili consecutivi. L’inversione di marcia è stata dettata pure dalla rivitalizzazione di alcuni elementi della rosa, rinfrancati ed esaltati dalla nuova gestione.

Uno di questi esempi è quello di Anthony Partipilo, attaccante ritornato centrale nel progetto dall’arrivo di Bianco in panchina. L’ex Parma, intervenuto alla trasmissione “Bordocampo” di Teleuniverso, ha analizzato il momento attuale e gli allenatori avuti quest’anno. Di seguito le dichiarazioni più rilevanti, riprese da CalcioFrosinone.it.


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MOMENTO POSITIVO – “Queste 3 vittorie sono state un po’ sofferte ma quello che conta è che abbiamo portato a casa dei punti troppo importanti per noi. Credo che questa sia anche una gratificazione per il percorso che abbiamo intrapreso. E’ anche giusto che la fortuna ora giri un po’ dalla nostra parte”.

BIANCO – “Il suo arrivo ha portato entusiasmo. Ci ha fatto sentire subito importanti o almeno, parlo per me, mi ha fatto sentire un calciatore importante per questa squadra. Poi le cose possono andare bene o male, l’importante è stare sul pezzo e non mollare mai”.

SENATORI – “Sia io, Lucioni, Di Chiara, che siamo i più grandi all’interno del gruppo possiamo dare tanto a questa squadra e lo stiamo facendo. Le prestazioni personali però le metto in secondo piano, oggi la cosa più importante è portare il Frosinone alla salvezza il prima possibile”.

RETROCESSIONE – “Le annate possono nascere anche in questa maniera. La cosa che ci ha condizionati inizialmente è stata la delusione dalla retrocessione. Non è un alibi, ma anche altri club in passato hanno avuto più o meno lo stesso percorso”.

VIVARINI – “Ci voleva un po’ più tempo per assimilare il calcio che voleva praticare Vivarini, a questi fattori possiamo aggiungerci i 7-8 infortunati importanti che abbiamo avuto”.

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