Calcio e Finanza
·10 aprile 2025
Gravina: «L’Italia è indietro sugli stadi: con Abodi fiducia per accelerare»

Calcio e Finanza
·10 aprile 2025
Nella mattinata odierna il presidente della FIGC, Gabriele Gravina, è intervenuto nel corso dell’evento “Il Foglio a San Siro” che si sta tenendo nella pancia dello stadio Meazza.
Proprio del futuro dello stadio milanese che ospita Inter e Milan ha parlato il presidente federale: «Siamo un po’ tutti in ansia, preoccupati ma anche fiduciosi. Ho visto recentemente il ministro Abodi, credo che ci sia l’idea di accelerare questo percorso, un percorso che riguarda non solo Milano ma riguarda tutto il piano delle infrastrutture e delle strutture nel nostro paese. Noi non possiamo più prescindere da considerare il calcio come sport, come momento di accoglienza, di vivibilità, di ambiente sereno e non avere il luogo dove poter svolgere questa e sviluppare questa splendida dimensione legata all’accoglienza e al sapersi relazionare con gli altri».
«Non spetta a me fare valutazione, bisogna mettere insieme gli interessi della storia la memoria storica, gli interessi imprenditoriali, gli interessi delle società e gli interessi delle amministrazioni – ha continuato Gravina –. C’è stata una risposta splendida dalla presenza della città di Bologna dove la proprietà, ha voluto pur conscia del maggiore onere legato agli investimenti per ammodernare il vecchio stadio lì nel centro di Bologna, ha preferito procedere ad una ristrutturazione del vecchio stadio. Io non entro nel merito del sapere o del voler coniugare questi due aspetti. Quello che è importante a mio avviso che ci sia comunque un luogo che dia il senso dell’ospitalità in senso in senso ampio. Purtroppo l’Italia, non solo Milano, è molto ma molto arretrata rispetto a tutto il resto d’Europa, direi anche di tutto il mondo».
A proposito di Milano, ieri all’Arena Civica si è tenuta la finale di Coppa Italia Primavera: «Un bellissimo evento, un appuntamento straordinario uno spot meraviglioso per tutto il calcio giovanile, una location che riporta indietro nella memoria. Lì inizia la storia del calcio delle nostre nazionali quindi l’auspicio è che possa iniziare anche questo nuovo percorso nella valorizzazione del calcio giovanile. Ho apprezzato molto anche l’idea progettuale del presidente Simonelli nel voler presentare una richiesta all’amministrazione comunale qui a Milano per indicare l’Arena Civica come luogo permanente per la finale di Coppa Italia Primavera. Il nostro piano strategico è stato approvato nel 28 marzo del 2024, ci sono dei percorsi da seguire. Dobbiamo essere coerenti e passare da declinazioni inserite all’interno del piano strategico oltre che nel piano industriale all’attuazione di quel piano».
Un commento poi sul finale di campionato e la Nazionale di Luciano Spalletti, pronta iniziare il suo cammino nelle qualificazioni ai prossimi Mondiali: «È un campionato straordinario e soprattutto con il nuovo format delle competizioni internazionali c’è moltissimo interesse da parte delle squadre e delle società nel poterlo centrare. Quindi un campionato che fino alla fine lascerà tutti col fiato sospeso e quindi molto bello, molto equilibrato, c’è molta qualità e credo che anche a livello internazionale le squadre italiane si stanno facendo valere vuol dire che il calcio italiano cresce. Nazionale? Dobbiamo essere fiduciosi pur sapendo di lottare sempre con un dato oggettivo, abbiamo pochissimi calciatori selezionabili, c’è ottima qualità, abbiamo un ottimo allenatore. C’è molto molta attesa da parte dei nostri tifosi, c’è quell’entusiasmo che noi vorremmo sviluppare da parte dei nostri tifosi che è stata sempre la forza in più, il valore aggiunto che ci ha consentito di centrare un obiettivo storico come l’Europeo del 2021. Quindi noi dobbiamo essere fiduciosi, mettere insieme tutte le energie possibili perché sappiamo che un appuntamento che non possiamo fallire».
Infine, Gravina ha parlato anche della giustizia sportiva, tornata alla ribalta come argomento per via del caso plusvalenze relative al Napoli: «Ci sono sono dei tempi previsti che vengono rispettati perfettamente, a volte la giustizia sportiva arriva sempre molto molto prima rispetto ad altri altri tipi di giustizia amministrativa».
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