Kickest
·12 febbraio 2025
Hans Nicolussi Caviglia, ma che bel giocatore
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Kickest
·12 febbraio 2025
Con 6 partecipazioni a reti complessive (4 gol e 2 assist, gli stessi numeri di Calhanoglu, senza tirare i rigori), alla pari del’ormai ex Pohjanpalo, Hans Nicolussi Caviglia è sempre più leader tecnico del Venezia e sembra ormai aver raggiunto, a 24 anni, la piena maturazione calcistica. Non sono tanti i vertici bassi del nostro campionato che possono vantare questi numeri, abbinati a una regia precisa, a una fase difensiva sempre più accorta e a una capacità di calcio più unica che rara.
C’è un faro, al centro della Laguna di Venezia, che nonostante il paesaggio intorno si faccia sempre più scuro, continua imperterrito a illuminare e ad indicare la strada con la sua luce. Ancor più leader, dopo la cessione del baluardo Pohjanpalo. Ogni partita di Hans Nicolussi Caviglia sembra più autorevole di quella precedente. Anche contro la Roma, nonostante la sconfitta, il classe 2000 ha confermato queste sensazioni: il salvataggio sulla linea sul colpo di testa di Mancini fotografa alla perfezione la sua importanza in questa delicata fase di stagione.
Un’autorità raffinata lì nel mezzo: alla sua regia pulita (91% passaggi completati) e al tocco sempre elegante, ha da tempo aggiunto ottime letture difensive e sostanza in fase di non possesso, oltre ad un feeling con il gol finalmente consolidato per uno con il suo piede. Oltre alle straordinarie capacità balistiche, contro i giallorossi ha dato ulteriore prova di una capacità creativa e di visione sopra la media: ben 4 i passaggi chiave, tra cui l’imbucata visionaria con cui innesca Kike Perez, mandando fuori tempo un’intera difesa.
Se il futuro del Venezia è incerto, quello di Nicolussi Caviglia sarà ancora in Serie A. Si potrebbe immaginare un percorso simile a quello di Rovella, oggi perno della Lazio, altro prodotto delle giovanili della Juventus forse lasciato andar via un po’ troppo a cuor leggero.
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