Calcio e Finanza
·26 marzo 2025
I tifosi del Chelsea chiedono alla Premier League di indagare il patron Boehly

Calcio e Finanza
·26 marzo 2025
Che fra i tifosi del Chelsea e Todd Boehly, azionista del club insieme al fondo USA Clearlake Capital, non ci fosse un buon rapporto è cosa ormai nota, ma nelle ultime ore dall’Inghilterra arriva una novità che ha del clamoroso.
Infatti, come riporta il quotidiano britannico Daily Mail, nella giornata di oggi il Chelsea Supporters’ Trust (CST), la più grande associazione di tifosi del Chelsea, ha scritto all’amministratore delegato della Premier League, Richard Masters, chiedendogli di indagare sul controverso legame esistente fra lo stesso Boehly e il sito di rivendita di biglietti Vivid Seats, che è già stato dichiarato illegale dalle stesse autorità britanniche.
La lettera all’ad della Premier League Masters arriva, come fa sapere lo stesso CST, dopo che questi ha invitato più volte Boehly a spiegare, sia pubblicamente che anche privatamente, i suoi rapporti con Vivid Seats visto che la questione preoccupa la maggior parte dei tifosi del Chelsea e metterebbe a rischio anche il futuro stesso del club. Ma a queste sollecitudini non sono arrivate risposte da parte dell’entourage di Boehly.
Dopo queste ultime novità, il sentimento di rabbia fra i tifosi dei Blues sta diventando sempre più acceso, tanto da richiedere alla Premier League di indagare sul comportamento di uno dei suoi più importanti co-proprietari, visto che la piattaforma in questione rivende biglietti delle partite di Premier League, inclusi quelli del Chelsea, sui mercati esteri come quello degli Stati Uniti.
Nella lettera inviata quest’oggi a Masters, il CST sottolinea come tale comportamento di Boehly sia «totalmente inappropriato» e «mina significativamente» i tentativi del loro club e di altri, come la Premier League e la polizia metropolitana, di ridurre il problema del bagarinaggio. Vivid Seats è un marketplace online con sede negli Stati Uniti di cui Boehly è sia investitore che direttore, ed è menzionato nella lista della Premier League dei «siti di vendita di biglietti non autorizzati».
Nella loro lettera, il CST afferma: «Vivid Seats attualmente elenca biglietti per ogni partita di Premier League per il resto della stagione e la maggior parte dei biglietti viene venduta a prezzi ben superiori al valore nominale con tariffe significativamente gonfiate. Ad esempio, un biglietto per l‘ultima partita casalinga del Liverpool della stagione è attualmente messo in vendita su Vivid Seats per quasi 20.000 sterline (quasi 24mila euro, ndr)».
Inoltre, si sottolinea come sulla piattaforma siano in vendita tagliandi dello stesso Chelsea, e anche questi abbiano prezzi gonfiati. A ciò si aggiunge il fatto che gli stessi tagliandi non sono in vendita sul sito, ovviamente sono stati acquistati in stoke dalla società di rivendita, e quindi questo è un comportamento che la Premier League, e anche tutti i suoi club, definiscono senza misure illegale.
«Molti membri del CST sono chiaramente infuriati da questa connessione e ci hanno scritto per dire che l’associazione di Mr. Boehly con Vivid Seats rappresenta una violazione della fiducia e un chiaro conflitto di interessi – si legge nella lettera inviata all’Ad della Premier League –. Il CST crede fermamente che sia giunto il momento che la Premier League agisca e indaghi. Accoglieremmo con favore il suo parere, in qualità di amministratore delegato della Premier League, su questa questione e ci aspettiamo che la Premier League colga questa opportunità per agire rapidamente e garantire che un azionista di rilievo di un club cessi di facilitare la vendita di biglietti a prezzi significativamente superiori al valore nominale».
A riguardo, un portavoce della Football Association ha dichiarato: «La Football Supporters’ Association sostiene pienamente i punti sollevati dai nostri membri del Chelsea Supporters’ Trust. È assolutamente chiaro che la Premier League deve agire. Club, gruppi di tifosi, la polizia e la stessa Premier League hanno lavorato duramente negli ultimi anni per combattere il bagarinaggio. Non c’è alcuna scusa per il coinvolgimento di un proprietario di club in tale attività».
Attualmente, dall’entourage di Todd Boehly non sono arrivate risposte in merito a questa vicenda e alla lettere spedita dal CST all’amministratore delegato della Premier League, Richard Masters.
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