Calcio e Finanza
·2 aprile 2020
Calcio e Finanza
·2 aprile 2020
Il massimo campionato di calcio della Bielorussia, dal nome quasi impronunciabile Vyšėjšaja Liha, è l’unico che, nonostante l’emergenza Covid-19, prosegue le attività. Iniziato da due giornate, al momento vede in testa alla classifica quattro club (a punteggio pieno) sui sedici partecipanti alla competizione.
Sconosciuta ai più, nelle ultime settimane la Vyšėjšaja Liha è diventata improvvisamente oggetto di attenzione sia per gli appassionati di calcio, sia per gli scommettitori che, orfani di tutte le altre manifestazioni sportive, stanno destinando le loro scommesse a questo torneo finora rimasto ai margini anche dei bookmakers. Tanto che, secondo Reuters, la federazione bielorussa ha stretto accordi per i diritti tv all’estero in 10 paesi tra cui Russia, Israele e India, dove i tifosi non hanno più sport in diretta da guardare in tv.
Nonostante le opinabili rassicurazioni del presidente Alexander Lukashenko (“qui non ci sono virus, viviamo in un frigorifero”) ed i suoi a dir poco curiosi consigli alla popolazione (“bevete vodka e fate saune”), i tifosi che fino alla scorsa settimana affollavano gli stadi, iniziano ora a preoccuparsi.
Tra i più allarmati, i fan del Neman Hrodna FC e quelli dello Shakhtyor Saligorsk – rivale del Torino lo scorso luglio nel 3° turno di Europa League.
Proprio gli ultras del Neman Hrodna FC, attraverso i loro canali social, hanno diramato un comunicato per ufficializzare il loro momentaneo addio alle gradinate dello stadio CSK Neman e a quelle di tutti gli altri impianti.
“Ciao a tutti, noi, gli ultras del Neman Hrodna FC – si legge nello statement – vogliamo fare appello a tutti i tifosi del paese. Siamo consapevoli della difficile situazione epidemiologica che la nostra nazione è chiamata ad affrontare e per questo abbiamo deciso di smettere di andare allo stadio, sia in casa sia in trasferta. Per noi è difficile lasciare la nostra squadra senza tifo, ma ora la cosa principale è la salute dei nostri cittadini. Invitiamo tutti i gruppi ultras della Bielorussia a seguire il nostro esempio. Restiamo a casa, riduciamo i rischi associati alla diffusione del coronavirus e proteggiamo noi stessi e i nostri cari”.
La lettera termina con un appello. “Chiediamo all’Abff (la Federcalcio bielorussa, n.d.r.), sotto la guida del presidente Bazanov, di avere finalmente il coraggio di sospendere il campionato come è stato fatto nel resto del mondo”.