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·6 maggio 2025

Inchiesta ultras: «Boiocchi minacciò di morte Russo per soldi»

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Lo storico leader della curva interista Vittorio Boiocchi, ucciso nel 2022 su mandato dell’altro capo ultrà Andrea Beretta, ora collaboratore di giustizia, per ottenere «tra i 100 e i 200mila euro» avrebbe minacciato di morte Mauro Russo, ex esponente della Nord, ex socio di Paolo Maldini e Christian Vieri (estranei all’inchiesta) e soprattutto presunto intermediario nel business dei parcheggi attorno allo stadio di San Siro, finito ai domiciliari ieri nel nuovo filone dell’inchiesta milanese sulle curve con al centro episodi di usura, estorsioni e false fatture.

Il dettaglio emerge dagli atti delle indagini, condotte dalla Squadra mobile e dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf e coordinate dai pm Paolo Storari e Sara Ombra. A raccontarlo, stando a un’intercettazione del febbraio 2023, è Giuseppe Caminiti, legato alla ‘ndrangheta e finito in carcere nel maxi blitz sugli ultrà dello scorso settembre, parlando con Beretta e con l’altro capo della Nord Marco Ferdico, pure lui ora in carcere.


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Boiocchi, quando era «ancora in vita», si legge, avrebbe chiesto a Caminiti di accompagnarlo da Russo, a cui avrebbe chiesto soldi, fino a 200mila euro, altrimenti, così gli avrebbe detto, «ammazzo te e tutta la tua famiglia». Denaro che, secondo la versione intercettata di Caminiti, Russo gli avrebbe dato.

Russo, che stando alle carte avrebbe per anni gestito l’affare dei parcheggi, è accusato di essere stato, assieme a Caminiti, l’intermediario dell’estorsione, tra il 2018 e il 2020, ai danni dell’imprenditore Gherardo Zaccagni, che per gestire il settore parking avrebbe dovuto pagare un pizzo di 4mila euro al mese, per garantirsi «tranquillità» coi vertici della curva Boiocchi e Beretta.

Sempre dagli atti, poi, risulta che Russo nel febbraio 2024 avrebbe avuto da Zaccagni una soffiata sulla «circostanza che la Procura di Milano stava verificando tutti i loro movimenti bancari». Informazioni che l’imprenditore avrebbe ottenuto da un direttore di banca.

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