Calcio e Finanza
·23 agosto 2024
Calcio e Finanza
·23 agosto 2024
La FIFA ha fatto causa a Google in Svizzera. Una guerra tra colossi quella che si è scatenata nel Paese, con l’organo di governo del calcio particolarmente infastidito da un sito web che appare nei risultati del motore di ricerca quando si cerca il nome della Federcalcio mondiale. Il sito in questione è interamente dedicato alla FIFA e attacca direttamente i suoi funzionari, come il presidente Gianni Infantino.
Dal punto di vista della FIFA, il sito diffonde falsità: l’organismo – sottolinea il sito della SRF – viene dipinto come un’organizzazione corrotta, e con una struttura in stile mafioso. La FIFA ha pertanto chiesto a Google di non mostrare più queste pagine nei risultati di ricerca quando qualcuno cerca informazioni sull’organo di governo.
L’avvocato della FIFA ha dichiarato a SRF che la federazione calcistica mondiale non ha nulla contro i resoconti critici dei media. Tuttavia, a differenza di altri media, il sito in questione non rispetta alcuna regola e con i suoi contenuti supera di gran lunga i limiti accettabili. Ciò costituisce una violazione e per questo motivo la FIFA richiede che il sito e i suoi articoli non appaiano più nei risultati di ricerca di Google.
Il colosso tecnologico statunitense, con uffici a Zurigo, sostiene che non è compito di Google determinare la veridicità di quanto sostenuto dal sito in questione. Inoltre, la pagina viene visualizzata solo molto in basso nei risultati di ricerca e non appare tra le prime dieci pagine, ha argomentato Google in tribunale.
Se la FIFA riuscisse a far valere la sua richiesta, ciò rappresenterebbe un problema significativo per Google. Potrebbe infatti accadere che in futuro il motore di ricerca debba far sparire dai risultati molte altre pagine web. Questo scenario è inaccettabile dal punto di vista del colosso tecnologico statunitense.
La FIFA ha la sua sede centrale a Zurigo. Anche Google ha diversi uffici importanti in città. Tuttavia, questo non è il motivo per cui il processo si svolge a Zurigo. Il diritto svizzero è più restrittivo rispetto ad altri Paesi, come gli Stati Uniti o la Germania, per quanto riguarda le lesioni personali. Non solo chi diffonde attivamente contenuti diffamatori può essere condannato, ma anche chi favorisce questa pratica (Google in questo caso.
La FIFA avrebbe potuto avviare il processo ovunque, ma in Svizzera il massimo organismo calcistico mondiale sembra aspettarsi maggiori possibilità di successo. I giudici stanno ora deliberando sul caso. Non è tuttavia ancora chiaro quando verrà emessa una sentenza.