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Saverio Grasselli·7 ottobre 2024
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Saverio Grasselli·7 ottobre 2024
Andrés Iniesta ha deciso di appendere gli scarpini al chiodo, all'età di 40 anni, dopo una vita passata da fuoriclasse del calcio e la sua ultima esperienza negli Emirati Arabi.
Un indizio social aveva già pre-annunciato, nei giorni scorsi, la scelta dell'ex fenomeno di Barcellona e Spagna: oggi, sempre attraverso il proprio profilo, Don Andrés ha deciso di far scendere una lacrima a tutti gli appassionati - prima dell'evento ufficiale che si terrà domani.
L'Illusionista apre il video chiedendosi: "Per me il calcio è stato…”. Poi via, a valanga, tutti i ricordi delle persone che gli sono state più vicine nell'arco della carriera a raccontare, per qualche secondo, cosa ha significato Iniesta per il calcio.
“Sapete cosa mi ricorda? Quando da bambini si giocava a calcio per strada. Quando tua madre ti chiamava dopo che aveva fatto buio e non potevi più vedere il pallone. Gridava ‘torna qui, torna qui!’. Questo è Andres Iniesta: ha 40 anni e ancora non è sicuro di smettere”, dice Luis Enrique.
“È uno dei pochi calciatori che, a memoria, è stato professore prima di essere alunno. Sapeva già tutto”, il ricordo di Serrar Ferrer. "Non era un giocatore con un grande fisico, ma aveva un cervello gigante. È umile ”, quello di van Gaal.
“Aveva uno dei talenti più importanti. Avevamo solo 1 punto su 6 ed eravamo quasi in zona retrocessione. Un giocatore come Andres in quel momento mi dice che siamo sulla strada giusta, che la gente è contenta e che tutto andrà bene. Io penso 'wow, mi ha dato l’energia per continuare'. Gliene sarò per sempre grato”, la testimonianza di Pep Guardiola.
“Sul campo dell’Espanyol, la squadra vinceva 1-4, 1-5 e ha ricevuto una standing ovation. Penso sia una immagine che cattura perfettamente cosa la gente apprezzasse di lui”, Vicente del Bosque, allenatore di Iniesta nella magica Spagna dei Mondiali 2010.
Domani, 8 (come il suo numero di maglia) ottobre 2024, l'ultima pagina di una leggenda di questo sport.