Inter-News.it
·17 aprile 2025
Inter-Bayern Monaco IN tre punti: Inzaghi al top, limiti annullati

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·17 aprile 2025
Inter-Bayern Monaco finisce in festa, quella “strozzata” in Germania dopo la prima grande prestazione, che adesso si dovrà replicare anche in Spagna. Inzaghi si regala il Barcellona, ultimo ostacolo prima di… Monaco di Baviera-bis. Nella rubrica “Day After” di Inter-News.it analizziamo la situazione post-match in tre punti ben dettagliati. Di seguito l’episodio dopo il Ritorno dei Quarti di Finale di Champions League
MILANO – Il secondo atto termina in parità ma sorride solo all’l’Inter di Simone Inzaghi, che elimina anche i tedeschi del Bayern Monaco, allenati da Vincent Kompany, dalla corsa all’Europa che conta. Prossimo ostacolo in Spagna, dove il Barcellona di Hansi Flick vuole regalarsi la stessa finale, il 31 maggio. Dove? A Monaco di Baviera (Germania), sì. Analizziamo Inter-Bayern Monaco (2-2) di Champions League in tre punti.
Lautaro Martinez esulta al termine di Inter-Bayern Monaco di Champions League (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)
1. SPETTACOLO NERAZZURRO – In Inter-Bayern Monaco Inzaghi schiera la formazione-tipo privata solo dell’infortunato Denzel Dumfries, sostituito da Matteo Darmian nel ruolo di quinto destro. L’Inter fa la partita. Subisce gol a inizio ripresa ma reagisce con un uno-due terrificante. Alla fine il Bayern Monaco riesce ad accorciare il risultato “aggregato” ma senza pareggiarlo. Inzaghi opta per solo quattro sostituzioni in tre slot per difendere il vantaggio minimo senza grossi rischi. E l’impressione è che i cambi tengano conto di una percentuale di rischio chiamato “supplementari più rigori” ma in parte minima, perché la squadra è troppo concentrata per subire una beffa simile. Rara dimostrazione di maturità. Sintesi estrema e poc’altro da aggiungere: tutti in piedi per Inzaghi e la sua squadra. Un’Inter così davvero non si è mai vista a San Siro.
Lautaro Martinez esulta dopo la rete in Inter-Bayern Monaco di Champions League (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)
2. MARCHIO INZAGHIANO – Il concetto di “Inter così mai vista a San Siro” non rientra nelle frasi fatte. Anzi, è un dato di fatto che può essere spiegato in modo semplice. Al quarto anno di lavoro, Inzaghi continua ad alzare l’asticella del (bel) gioco misto a prestazioni e risultati senza che gli avversari – più o meno forti – riescano a imporre la propria impronta contro l’Inter. Al contrario, il marchio dell’Inter di Inzaghi è sempre più evidente. Marchio inzaghiano. Quattro anni è (già) tanto ma un ciclo può durare anche cinque-dieci anni. Ed è l’augurio migliore che si possa fare all’Inter di Inzaghi. Nei 180′ abbondanti contro il Bayern Monaco si toccano livelli finora mai raggiunti: l’Inter di Inzaghi non si pone limiti. E – senza paura – va benissimo così.
Simone Inzaghi applaude dalla panchina durante Inter-Bayern Monaco di Champions League (Photo by Tommaso Fimiano/Inter-News.it ©)
3. FINALE DI STAGIONE – Bologna (a Pasqua). Milan (Coppa Italia). Roma. Barcellona (in Spagna). Hellas Verona. Barcellona (a Milano). Torino. Lazio. Como. E all’elenco potrebbero aggiungersi altre partite prima del Mondiale per Club negli Stati Uniti d’America. Cosa dire ancora sulla stagione dell’Inter di Inzaghi? Nulla. I commenti lasciamoli sempre agli altri: buon finale di stagione a tutti gli interisti. Grazie Inter, grazie Inzaghi.