calvar.it
·16 gennaio 2025
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A San Siro partita aperta e in discussione fino all’ultimo tra Inter e Bologna, con due episodi contestati nella direzione di Luca Pairetto, reduce da una prestazione molto buona del derby di Roma.
Simone Inzaghi ha dichiarato: “Come sbagliamo noi così possono sbagliare gli arbitri come stasera o nella finale di Supercoppa“. Vincenzo Italiano, dal canto suo, ha reclamato: “Il primo gol è viziato da un fallo di Bastoni, ma l’arbitro era girato e non ha visto. Il VAR poi ha deciso diversamente rispetto a quello che avevamo visto in diretta”.
Ma facciamo ordine. La rete di Dumfries, che sigla l’1-1, arriva al termine di un’azione cominciata con un recupero palla di Bastoni ai danni di Odgaard. L’intervento è nei limiti della regolarità: vigoroso, sì, ma il difensore tocca prima nettamente il pallone, e lo scontro successivo con l’avversario è conseguente per dinamica, non falloso.
Le recriminazioni dell’Inter si riferiscono invece a un contatto tra Skorupski e Thuram al cinquantesimo minuto. La dinamica è piuttosto chiara: Thuram va verso la porta, prova ad arrivare sul pallone e quasi a stopparlo, a interporsi tra esso e il portiere che è in uscita. Quest’ultimo, appena intuisce la possibilità – e il rischio – di un contatto, ritira le braccia per non commettere fallo. Siamo di fronte a un contatto che non ha una dinamica fallosa, e che Pairetto fa bene a non sanzionare.
Non solo, perché nel finale una ripartenza nerazzurra viene fermata da un fischio dell’arbitro per un presunto fallo di Frattesi ai danni di Ferguson (93′). Inzaghi lancia la giacca, il pubblico rumoreggia. Questo effettivamente non è un contatto falloso: entrambi i calciatori provano a prendere posizione in un corpo a corpo vigoroso ma Frattesi non commette irregolarità; Ferguson si tiene il viso, dove non ha preso alcuna botta. Ma certamente non è da questo episodio che si può giudicare la prova di Pairetto, che rimane comunque sufficiente.