
Zerocinquantuno
·15 marzo 2025
Italiano: “Vogliamo continuare a sognare, per restare in alto serve un altro sforzo importante. La Lazio è forte e non muore mai, dovremo farci trovare pronti”

Zerocinquantuno
·15 marzo 2025
Di seguito, suddivise per argomenti principali, tutte le dichiarazioni rilasciate oggi pomeriggio in conferenza stampa a Casteldebole dal tecnico rossoblù Vincenzo Italiano alla vigilia di Bologna-Lazio, gara valida per la 29^ giornata di Serie A Enilive in programma domani alle 15.
Calendario in salita – «La concentrazione è solo su domani, su un avversario di alto livello che sta dimostrando il proprio valore in tutte le competizioni: sarà una partita da giocare con la massima qualità, attenzione, applicazione e furore agonistico. Affronteremo una Lazio che all’andata ci ha messo in difficoltà, seppur col nostro ‘aiuto’: questa settimana ci siamo preparati bene, finalmente ho a disposizione tutti e ventiquattro i giocatori di movimento».
Entusiasmo alle stelle – «Al Dall’Ara c’è sempre un clima straordinario, un’atmosfera che se mantenuta fino alla fine contro gli avversari di livello che verranno qui ci permetterà di avere il cosiddetto ‘dodicesimo uomo’, così da sopperire alla maggior qualità tecnica di alcune rivali. Possiamo mettere in difficoltà tutti e mi aspetto una grande mano da parte del pubblico, dal primo al novantesimo minuto. Ai ragazzi lo dico spesso: dobbiamo tutelare questo rapporto speciale con la tifoseria».
Pressione o mente libera? – «Dopo la sconfitta di Parma siamo riusciti a reagire, negli ultimi due mesi di campionato bisognerà cercare di crescere ancora e migliorare tutto il migliorabile. Le squadre che saranno brave a fare questo potranno arrivare in alto, quelle davanti a noi hanno tali caratteristiche e noi non dovremo essere da meno. La Lazio, nello specifico, è una squadra veloce e fra le più tecniche del campionato e che si sta esprimendo al massimo anche in Europa: bisogna farsi trovare pronti».
Varie opzioni sulla trequarti – «Ora riusciamo a proporre più soluzioni, da qui alla fine sarà importante avere giocatori che sanno adattarsi durante la partite perché dall’inizio abbiamo determinate certezze da poter presentare, avendo una settimana intera per allenarci: abbiamo recuperato Odgaard, che in quella zona ci porta vantaggi, e vogliamo evitare altri infortuni che possano penalizzarci. In generale, avere tutti gli effettivi a disposizione ci consente di aggiustare le gare in corsa: possiamo metterci con la doppia punta, il doppio play o la difesa a cinque».
Lazio, 23 gol negli ultimi 15 minuti – «Quella di Baroni è una squadra che non muore mai, arriva sempre viva nei finali e sa sfruttare le tante frecce al proprio arco: Zaccagni, Pedro, Dia, Castellanos, Tchaouna, Noslin e Isaksen. Chi non parte dall’inizio sa che può fare la differenza in corso d’opera, l’hanno dimostrato anche nelle ultime gare di campionato e coppa».
Champions ancora possibile – «Il bersaglio che bisogna cercare di colpire è quello più grande. Dopo qualche difficoltà iniziale abbiamo fatto una bella rincorsa, ma per rimanere con quelle davanti ci vorrà uno sforzo importante da parte di tutti: occorrono almeno sessanta punti per entrare nelle coppe. Per me la cosa più importante è cercare sempre la prestazione, perché senza quella non si fanno risultati e senza unità d’intenti si fa fatica. Vogliamo sognare e non smetteremo mai di farlo, ci siamo dichiarati: l’obiettivo è rimanere in Europa. Il nostro impegno sarà massimale, abbiamo dodici partite che speriamo diventino tredici e dovremo dare il massimo».
Niente Nazionale per Beukema, Odgaard e Orsolini – «La Nazionale è un obiettivo per tutti, ma non c’è niente che possa far diventare triste un componente del Bologna: qui si lavora per onorare questo stemma, poi tutto quello che viene di conseguenza è fantastico. Vedere giocatori felici per quello che hanno ottenuto è grandioso, ma gli altri continueranno a coltivare il sogno e per farlo dovranno giocare bene con la maglia rossoblù: ecco perché chi non ha ricevuto la convocazione verrà qui dopo due giorni di riposo e spingerà ancora più forte di prima».
Holm in ripresa – «Emil sta meglio, subito dopo il rientro da un infortunio non si può dare il massimo ed essere al topo ma un po’ alla volta lo riavremo a pieno regime. A destra abbiamo tre terzini, ognuno con la sua età e le sue caratteristiche, e tutti e tre ci saranno molto utili».
Capacità di rimontare – «Abbiamo dimostrato di avere carattere e che non molliamo mai, andando spesso a ribaltare risultati negativi. Siamo una squadra che crea, sviluppa bene il suo gioco, tira e fa gol: domani dovremo essere così, specialmente avendo di fronte una Lazio che svolge al meglio le due fasi».
Italiano e Baroni il ‘nuovo che avanza’ – «Il livello degli allenatori in Italia è molto alto, Coverciano continua a sfornare ragazzi talentuosi e preparati. Io mi sento semplicemente il tecnico del Bologna, una squadra di valore che lo sta dimostrando sul campo. Con Marco siamo stati compagni di squadra al Verona e in seguito è diventato il vice allenatore dell’Hellas, lo saluto e gli faccio i complimenti per lo splendido lavoro che sta svolgendo alla Lazio: entrambi cerchiamo di operare con professionalità, curando ogni dettaglio».
Sereni ma non troppo – «In settimana ho visto bene i ragazzi, queste tre vittorie consecutive ci hanno permesso di lavorare col sorriso, mettendo grande intensità in ogni allenamento. La serenità va bene ma senza esagerare, perché quando si è troppo sereni si rischia di inciampare da un momento all’altro».
Castro alla corte di Messi – «Non è merito mio, bravo lui: ad appena vent’anni è stato chiamato dalla Nazionale campione del mondo. Per ‘Santi’ è una gioia indescrivibile e sono certo che questa nuova esperienza gli darà ancor più benzina: ha fame e grandi doti, deve crescere ma ha basi straordinarie e la convocazione è un premio per quello che ha mostrato fin dall’inizio della stagione».