Jovetić svela: “In estate ero in trattativa con un club di Serie A” | OneFootball

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·1 dicembre 2024

Jovetić svela: “In estate ero in trattativa con un club di Serie A”

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Stevan Jovetić, ai microfoni di Sky Sport, ha svelato di essere stato in trattativa con un club di Serie A nell’ultima sessione di calciomercato.

Ora in forza all’Omonia, dopo essersi svincolato dall’Olympiacos, Stevan Jovetić, ex calciatore di Fiorentina e Inter, ha svelato di essere stato in trattativa con il Venezia in estate.


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“C’è stata una trattativa con il Venezia in estate. Ho parlato anche con l’allenatore ed era una trattativa avviata. Poi alla fine non ci siamo trovati“.

L’esperienza al Manchester City

L’attaccante montenegrino ha parlato della sua avventura al Manchester City.

“Il passaggio al Manchester City? Ripensarci adesso è molto più facile. Io in quel momento arrivavo da 5 anni con la Fiorentina, di cui uno saltato per un brutto infortunio al ginocchio, e più di 150 partite. Sentivo di essere in una fase della mia carriera in cui potevo cercare di fare un passo in più. Volevo vincere qualche trofeo, perché alla fine è l’obiettivo di ogni calciatore. I ricordi della carriera passano anche dalle vittorie. Lì ho vinto una Coppa di Lega e soprattutto una Premier League, il campionato più complicato del mondo“.

Le difficoltà all’Inter

Il 35enne ha parlato anche dell’esperienza avuta all’Inter.

“Cosa non ha funzionato all’Inter? Del primo campionato all’Inter (2015/2016, ndr) ho un ottimo ricordo. La stagione prima l’Inter arrivò ottava, quando sono arrivato io abbiamo fatto il girone di andata in testa, per poi finire quarti. Non male. Eravamo una buona squadra. Poi il secondo anno è stato caotico. Tre presidenti, cinque allenatori: dopo Mancini sono arrivati De Boer, Pioli, Vecchi e Spalletti nel giro di pochissimo. Per un calciatore non è facile abituarsi a tutti questi cambiamenti. Io in quella fase volevo solo giocare. La preparazione estiva era andata molto bene, con diversi gol, ma quando ho visto che non riuscivo a fare tanti minuti ho chiesto subito la cessione. Perché a 26 anni volevo sfruttare il momento migliore della mia carriera. Se mi succedesse oggi rimarrei, perché sapevo che se avessi aspettato avrei avuto le mie occasioni. Però in quel momento volevo solo giocare, non aspettare“.

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