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·27 settembre 2024

Juventus, Giuntoli: ”Non parlo di Allegri, la Juve riparte da zero”

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Stamane alla Gazzetta dello Sport il ds bianconero Cristiano Giuntoli ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla situazione di Thiago Motta alla Juventus, sul suo futuro in caso non fosse diventato un dirigente sportivo. Tuttavia ha preferito non parlare del rapporto con Allegri.

In mattinata il dirigente juventino Cristiano Giuntoli ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport. I temi trattati sono stati diversi, queste sono le sue parole: ”Per scegliere un giocatore i numeri non bastano, servono le emozioni. Vlahovic sostituito all’intervallo? È il metodo Motta, nullla di strano. Di Allegri non parlo».


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Giuntoli, la Juve ha il bilancio in rosso ma ha fatto uno shopping di lusso: qual è il trucco? «Non c’è. Bisogna solo fare i conti, e tener presente la prospettiva di cinque anni. Prima potevi avere un giocatore, faccio un esempio, che guadagnava tredici milioni di euro lordi, ora ne hai uno che hai pagato 10 milioni ma che di stipendio pesa meno di un quinto: alla fine, tra ingaggio e ammortamento, risparmi oltre 30 milioni di euro. E così via, per tante operazioni fatte quest’anno».

Beh, ma il motto della casa non è «vincere è l’unica cosa che conta»? «Certo, la Juve è una società che deve vincere. Non è la sola cosa, ma quella più importante. Noi dobbiamo mantenere l’equilibrio finanziario e una competitività elevata per riportare il club dove merita. C’è il risultato, ma anche il modo con il quale ci si arriva. Bisogna partire dalle prestazioni, sta qui la differenza».

Non avverte la pressione? «Qui ce n’è di più. Ma più che di pressione parlerei di senso di responsabilità. Questo è quello che ho avvertito appena arrivato. La consapevolezza di essere in un club che ha fatto la storia, e di avere sulle spalle il peso di una mission importante. Non amo far trasparire le mie emozioni, anche la pressione è qualcosa che sento dentro, fuori prevale la lucidità, la serenità del manager che deve sempre prendere decisioni di testa e mai di pancia. Forse è questo il pregio che mi riconosco: la serenità in qualsiasi situazione».

Giuntoli parla di Allegri e del suo lavoro alternativo

Il rapporto con Allegri? «Mi spiace, di questo non parlo».

Risultato o bel gioco? «Dico equilibrio e comando del gioco, quello che mi piace di questa Juve. La squadra forte deve saper fare tutto».

Ha mai preso una decisione solo per soldi? «Per carità, mi faccio rispettare in sede di trattativa, ma non ci penso come a una cosa materiale, ci sono altri aspetti che pesano nelle scelte. Sono un generoso, anzi quando tratto un calciatore e mi accorgo che ha in testa solo quelli, resto guardingo».

Se non avesse fatto il dirigente sportivo? «Abitavo sopra un bar, e mi manca il bar sport: quelli di una volta, con il calcio e le chiacchiere. Forse ne avrei aperto uno».

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