Juventusnews24
·21 settembre 2024
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·21 settembre 2024
Ai canali ufficiali bianconeri ha parlato così Marco Bruzzano, allenatore della Juventus Women Primavera.
APPROCCIO – «L’approccio è stato molto positivo, ho trovato un ambiente professionale e percepito belle vibrazioni positive dal gruppo squadra: sono sicuro che riusciremo a esprimerci al meglio. La grandezza del Club è stato un fattore determinante nella mia scelta quando ho ricevuto la chiamata. Allenavo in Serie A, ma la possibilità di lavorare in un Club come la Juve è stata più forte di tutto, lo reputo uno step fondamentale per la mia crescita».
NUOVA AVVENTURA – «Di certo, quello che cambia è il gruppo squadra con cui lavoro: allenare le ragazze più giovani è una cosa diversa, hanno bisogno di un affiancamento differente in un anno che le può portare in prima squadra. Il loro miglior pregio? La voglia di crescere e di imparare».
LA STAGIONE – «Il lavoro sta procedendo bene, abbiamo fatto una buona pre-season, in cui abbiamo apportato man mano accorgimenti che ci sono serviti nella prima di campionato con il Como. Le ragazze hanno risposto molto bene e la direzione sembra quella giusta. Adesso ci aspetta una partita importante, con la Roma, ma è ancora troppo presto per fare particolari considerazioni; io ho detto alle ragazze che ogni partita vale tre punti, e serve a costruire il risultato finale. Detto questo vogliamo che quella di domenica sia una festa per il nostro sport, una bella giornata di calcio: di certo sarà un momento importantissimo anche per capire a che punto siamo».
OBIETTIVI – «L’obiettivo per un gruppo come la Primavera è innanzitutto la crescita delle ragazze, ed è quanto mi è stato chiesto fin dall’inizio quando sono arrivato qui. Non si è parlato tanto di risultati ma, appunto, di crescita: sarebbe bellissimo vedere tante ragazze approdare alla Prima Squadra, e molte delle giocatrici del nostro gruppo sono vicine a questo step. Ovviamente, se ci sarà un miglioramento, i risultati saranno la conseguenza».
PRIMA SQUADRA – «Sono felicissimo del rapporto con Canzi, dal punto di vista tecnico e umano: ci confrontiamo spesso, sia a livello calcistico che gestionale. Sono convinto che questo mi farà crescere, e sarà utile per capire cosa serve alle ragazze per fare il salto. Un vero “plus” di questa esperienza».