OneFootball
Vincenzo Visco·12 gennaio 2025
OneFootball
Vincenzo Visco·12 gennaio 2025
Siamo giunti all'atto finale della prima edizione di Kings League World Cup Nations.
Ventisei partite ricche di emozioni e sorprese, pensate soprattutto per catturare l’attenzione di chi non ha mai seguito questa competizione. Grazie a un regolamento studiato ad hoc, ogni incontro è carico di colpi di scena, rendendo ogni risultato imprevedibile, fino all'ultimo secondo.
Nell'attesa che inizi la finale all'Allianz Stadium tra Colombia e Brasile, vediamo insieme il meglio di quei 12 giorni di Kings League.
Competizione in casa, pubblico in visibilio, ma l'Italia ha deluso con due prestazioni opache, fino a essere eliminata prematuramente. La sconfitta contro la Spagna poteva essere accettabile, ma quella contro il Giappone no.
Pochi gol, appena sei (di cui uno doppio), e solo due marcatori azzurri: Domenico Rossi e Blur. Sì, il presidente dell'Italia è stato tra i più incisivi, trasformando entrambi i rigori calciati.
Per il resto, una prova deludente da parte di tutti, con particolare flop dei fuoriquota Bonucci, Caputo e Viviano, quest'ultimo autore anche di alcuni errori decisivi. La Spagna ha dominato sugli azzurri, mentre i nipponici sono riusciti addirittura a segnare con il loro portiere, Nakamura. Insomma, una prima edizione da dimenticare completamente.
Uno degli aspetti più imprevedibili e spettacolari del regolamento della Kings League è rappresentato dai rigori presidenziali: ogni nazionale, infatti, può richiedere un penalty in qualsiasi momento della partita, e a calciarlo è il proprio presidente. Questi, spesso celebri streamer di grande successo, regalano momenti unici e divertenti quando scendono in campo.
Blur è stato perfetto: due su due. Altri presidenti, come lui, sono stati glaciali e bravi a trasformare, ma tanti altri hanno regalato performance davvero imbarazzanti, come quello del presidente arabo, del Giappone, o come quello dell'Argentina contro la Spagna.
Quello davvero iconico è stato calciato da Gabo Montiel, presidente del Messico, lo tira mentre si filma con lo smartphone, realizza e poi festeggia imitando la leggenda messicana Cuauhtémoc Blanco.
Nessuno avrebbe scommesso un euro sull'Uzbekistan, eppure la nazionale asiatica è riuscita a spingersi fino ai quarti di finale, dove è stata eliminata dalla Colombia. Il percorso è stato sorprendente: prima la vittoria contro l’Arabia, poi la sconfitta con gli USA e infine il successo negli spareggi contro il Perù.
Nei quarti, la Colombia si è imposta senza lasciare scampo, ma l’Uzbekistan ha vissuto un momento indimenticabile: la straordinaria parata del portiere uzbeko sul rigore presidenziale calciato da James Rodríguez.
La Kings League ha regalato l'emozione di rivedere in campo il Kun Agüero, anche se solo per pochi istanti. L'ex campione argentino è sceso sul terreno di gioco durante il quarto di finale contro il Messico, poi perso dalla sua squadra, per calciare un rigore presidenziale. Il risultato? Ovviamente positivo: un'esecuzione impeccabile
Se c'è stata una grossa falla nella competizione è dovuta all'arbitraggio: in tanti match gli errori sono stati imbarazzanti, nonostante in Kings League ci sia il VAR. L'Italia si è lamentata fortemente dei fischietti nei due incontri, così come tutte le altre nazionali.
L'ultima ad essere danneggiata è stata il Marocco, che contro la Colombia aveva trovato il gol del 2 pari ma per una incomprensibile decisione arbitrale la rete da shootout è stata annullata. Momento no anche in Kings!
La finale che si giocherà oggi è tra Colombia e Brasile. La favorita della vigilia è ovviamente la selezione verdeoro, che ha segnato gol a valanga ed è sempre apparsa quella con più talento (Kelvin Oliveira sta dominando le scene). Ma la Colombia può essere un'outsider da non sottovalutare.
Chi vincerà la prima edizione della Kings League World Cup Nations? Dalle 17:15 lo scopriremo, intanto diteci la vostra nella sezione commenti.