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·23 settembre 2020

La “Golden Generation” sud coreana

Immagine dell'articolo:La “Golden Generation” sud coreana

Quello sud coreano rappresenta uno dei movimenti più interessanti e chiacchierati dell’intero panorama calcistico asiatico. Gli investimenti degli ultimi decenni hanno regalato grandi successi e soddisfazioni alla KFA (Korean Football Association) che sembra, più che mai, in grado di dire la sua anche in campo internazionale; grazie ad una nuova “golden generation“.

Kim Min-jae

Classe ’96 accostato, con una certa insistenza, nelle ultime settimane a Lazio e Totthenam. Nato a Tongyeong, città della provincia sudcoreana del Gyeongsang ha attirato l’attenzione degli addetti ai lavori fin dalla giovanissima età. Rappresenta uno dei punti fermi ed una delle certezze della difesa della nazionale dei Taeguk Warrior; già 30 presenze, e 3 gol, al servizio della selezione allenata dal portoghese Paulo Jorge Gomes Bento. Seppur dotato di un’imponente stazza (1.90 cm) ed una rocciosa struttura fisica Kim possiede una buona tecnica di base che lo rende, per quanto possibile, duttile e versatile. Un possibile approdo in Europa, soprattutto in un campionato tattico come quello italiano, potrebbe velocizzare il suo processo di crescita.


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Hwang Hee-chan

Reduce da un’ottima stagione giocata in Austria, con la maglia del Red Bull Salisburgo, il classe ’96 ha tutte le carte in regola per ripetersi in Germania. In grado di giocare indifferentemente in qualunque ruolo del reparto offensivo sotto la guida di Julian Nagelsmann può, definitivamente, entrare a far parte dell’élite del calcio europeo. Eccellente dribblatore, abile nell’uno contro uno dove riesce a sfruttare velocità e tecnica negli spazi stretti. Attaccante a cui piace cercare la profondità in grado di beneficiare degli spazi offerti dalle difese a “maglie larghe” della Bundesliga. Sicuramente un nome da tenere d’occhio per il prossimo futuro…

Hwang In-beom

Autentica eccezione all’interno del panorama calcistico asiatico: regista, che vede bene la porta, in grado di dettare tempi di giocata con facilità e precisione. Hwang è un classe 1996, globetrotter unico nel suo genere, approdato poche settimane fa al Rubin Kazan dopo l’ultimo anno e mezzo trascorso in MLS ai Vancouver Whitecaps, dove era stato, senza ombra di dubbio, il miglior giocatore della stagione 2019 nel club canadese. Ha già collezionato 23 presenze con la nazionale maggior sudcoreana, giocando, sempre partendo nello starting eleven iniziale, la Coppa d’Asia 2019, vincendo, da protagonista, non solo gli Asian Games nell’estate del 2018, ma anche l’East Asian Championship, lo scorso dicembre. Quella in Russia è una tappa intermedia nei piani del ragazzo prodigio di Daejon, già pronto, secondo gli addetti ai lavori, a palcoscenici di ben altro livello.

Lee Kang-in

Il classe ‘2001 originario di Incheon viene considerato l’erede naturale di Son Heung-min: oltre alla nazionalità i due sono accomunati da uno stile di gioco più che mai speculare. Cresciuto nelle giovanili del Valencia, duttile e tecnicamente dotato, rappresenta uno degli astri nascenti del calcio internazionale. Dall’esordio in prima squadra, arrivato nell’ottobre del 2018, ha sempre dimostrato, oltre ad una grande consapevolezza nei propri mezzi, una non indifferente esplosività che lo ha reso uno dei calciatori più temuti dalle difese spagnole. La clausola rescissoria da 80 milioni lo rende, attualmente, fuori mercato ma la sua crescita esponenziale non può che continuare ad attirare possibili acquirenti, pronti a non badare a spese per assicurarsi le sue prestazioni.

Won-sang Eom

In patria se ne parla come un predestinato. 21 enne cresciuto nell’Ajou University di Suwon, attualmente di proprietà del Gwanju FC dove sembra aver trovato l’ambiente ideale per completare il suo processo di maturazione. Dopo una K League 2 vinta da protagonista nella scorsa stagione, quest’anno sembra essere riuscito a confermarsi anche nella prima divisone sud coreana dove ha già realizzato 6 gol e 2 assist in 18 presenze. Il futuro dell’attacco dei Taeguk Warriors non è mai stato così roseo.

Min kyu-Song

Altro giocatore offensivo dal potenziale tutto da scoprire. Min è un classe ’99 in grado di giocare indifferentemente sulla destra/sinistra dell’attacco. 9 reti e 3 assist per lui in questa stagione con la maglia dei Pohang Steelers che lo rendono uno dei giovani più interessanti della K-League sud coreana. Che sia lui il prossimo giovanissimo ad approdare in Europa?

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