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Vincenzo Visco·10 ottobre 2024
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Vincenzo Visco·10 ottobre 2024
La Grecia scrive la storia in una delle serate più difficili di sempre, per i giocatori e per i tifosi.
La Nazionale greca sbanca Wembley per la prima volta in assoluto, e lo fa dopo 24 ore dalla notizia della tragica morte di George Baldock. Prima del match è stato osservato un minuto di silenzio, tra la commozione generale di tutti i presenti allo stadio: un clima di assoluto rispetto e di commemorazione, per una tragedia che ha scosso tutti. La Grecia aveva chiesto il rinvio di questa partita, trovando però il parere negativo dell'UEFA, scatenando qualche polemica.
Le squadre sono scese in campo e le emozioni, quelle legate al calcio giocato, non sono mancate, fin da subito, in particolare al minuto 10 del primo tempo, quando Pickford commette una ingenuità abbastanza imbarazzante.
Il portiere dell'Everton esce dai pali, arriva oltre la propria area ma perde la palla, con i greci che provano la conclusione a porta vuota: solo l'intervento di un miracoloso Colwill evita la frittata, effettuando un salvataggio sulla linea.
Un prodigio vero e proprio, che permette all'Inghilterra di non andare sotto, almeno fino al 49', quando Pavlidis porta in vantaggio i greci e nell'esultanza prende la maglia #2 di Baldock portandola al cielo.
I greci hanno dominato il match, per tutti e 90 i minuti e capaci di mettere alle strette i Tre Leoni, che riemergono al 87', con la rete di Bellingham, ma di lì a poco il colpo finale. Grossa ingenuità - manco a dirlo - di Pickford e l'attaccante del Benfica sigla la sua doppietta personale, mandando in visibilio tutti.
Al termine del match la commozione è venuta fuori ancor più forte di prima: dedica della vittoria a George, tutti i giocatori sotto il settore ospiti e applausi, con lacrime per alcuni compagni di squadra. Il destino, delle volte, è davvero imprevedibile.