Kickest
·28 gennaio 2025
Kickest
·28 gennaio 2025
L’Atalanta sembra aver perso, almeno per il momento, la scia delle due in corsa per lo Scudetto, ma certamente non ha perso i gol di Mateo Retegui. Con la doppietta al Como l’attaccante italo-argentino ha dimostrato di aver ritrovato lo stesso ritmo con cui aveva abbacinato tutti a inizio stagione. L’anno scorso nove gol in maglia Genoa (di cui due in Coppa Italia), quest’anno sono già 19 in tutte le competizioni alla prima stagione con la Dea.
Non ha pagato per niente il salto dalla lotta per la salvezza a quella per il titolo, tant’è che aveva segnato già tre gol al primo mese a Bergamo. Poi ha mantenuto un ritmo da cannoniere fino all’infortunio muscolare che lo ha tenuto ai box quasi un mese tra dicembre e gennaio. Ma a dispetto di quanto si potesse pensare, è tornato come se nulla fosse. Provando a sfruttare la sua degenza, Thuram e Kean hanno provato a insidiarlo nella classifica marcatore, ma per ora la corona resta sulla sua testa. La stessa con cui si è ri-sbloccato contro la Juventus (incornata dell’1-1). Dopodiché è andato in gol in tutte le partite: contro il Napoli, con lo Sturm Graz in Champions e due volte contro il Como.
Nell’evoluzione di Mateo Retegui c’è senza ombra di dubbio lo zampino di Gian Piero Gasperini, che non è nuovo a massimizzare le performance realizzative dei suoi profili. Con i 16 gol messi a segno finora in 20 gare, di cui quattro dalla panchina, el Tàbano è certamente il migliore per media gol: uno ogni 72′. Questo score, negli ultimi dieci anni, si posiziona solo dietro a tre giocatori. Sul gradino più basso del podio c’è Mertens, che nel 2016/2017 aveva una media di una rete ogni 69′ con 28 timbri in 35 apparizioni.
Le medaglie d’oro e d’argento vanno entrambe a un giocatore che al Gewiss Stadium si ricorderanno bene, un maestro dei gol dalla subentrato. Luis Muriel, che nel 2019/2020 segnava un gol ogni 69′ (18 complessivi) e nel 2020/2021 addirittura ogni 65′ (22 totali). Due anni in cui ha fatto le fortune del Gasp, che sapeva che se aveva bisogno di cambiare la partita in panca aveva sempre una cartuccia da sparare. Oggi il posto del colombiano l’ha preso Retegui, che segna sia sempre, sia se gioca titolare sia se entra a gara in corso. E in un periodo in cui in Serie A c’è moria di attaccanti prolifici l’Atalanta gongola. Tra l’Inter che cerca più reti dai sostituiti e Milan e Juventus che addirittura non ne hanno neanche dai titolari, il rendimento dell’italo-argentino è una manna dal cielo per la Dea e anche per la Nazionale.