Lazio Women, Grassadonia: «Ho mostrato una cosa alle ragazze per far capire loro cos’è il sacrifico; per noi è stato l’anno zero» | OneFootball

Lazio Women, Grassadonia: «Ho mostrato una cosa alle ragazze per far capire loro cos’è il sacrifico; per noi è stato l’anno zero» | OneFootball

Icon: Lazionews24

Lazionews24

·10 febbraio 2025

Lazio Women, Grassadonia: «Ho mostrato una cosa alle ragazze per far capire loro cos’è il sacrifico; per noi è stato l’anno zero»

Immagine dell'articolo:Lazio Women, Grassadonia: «Ho mostrato una cosa alle ragazze per far capire loro cos’è il sacrifico; per noi è stato l’anno zero»

Lazio Women, le parole di Grassadonia dopo la fine della Regular Season e i prossimi play out per le biancocelesti

Gianluca Grassadonia ha parlato ai microfoni di LSC dopo la fine della regular season di Serie A femminile in cui la Lazio Women dovrà giocare nella Poule salvezza. Di seguito le sue parole.

REGULAR SEASON – «Questa stagione poteva essere migliore, avevamo tutti i mezzi per arrivare ai playoff. È l’anno zero per noi: il campionato ha detto che abbiamo avuto bisogno del nostro tempo, soprattutto nella prima parte di stagione. Ora dobbiamo blindare una salvezza, che non è matematica: lo dobbiamo ad una società che ci segue e che ha investito su di noi. Questa squadra, da esordiente in Serie A, si è sempre giocata le partite apertamente: basti pensare a tutti i rigori sbagliati che potevano portarci in vantaggio e dopo abbiamo perso. Il più grande rammarico è quello in Coppa Italia contro la Juve, abbiamo preso due gol su due disattenzioni. Volevamo passare ed affrontare la Roma al turno successivo».


OneFootball Video


ATTEGGIAMENTO E VIDEO – «Alle ragazze ho fatto vedere le immagini di Politano e Simeone per far capire loro il sacrificio. Ora dobbiamo giocare da Lazio, cosa che non è successa ieri nel primo tempo. Il risultato prima o poi arriva. Ho detto alla squadra che se non si gioca come si prova in allenamento, si perde. Se si è passivi si perde: chi si accontenta è destinato a morire, abbiamo ancora 8 partite per dimostrare di meritarci la Lazio. Ieri è stato un ottimo secondo tempo, un secondo tempo da Lazio».

GRUPPO – «Abbiamo tirato fuori dei valori che ci hanno mostrato che siamo una grande squadra. Mi sono sempre battuto sull’importanza del gruppo: chi starà meglio giocherà, non esistono titolari o riserve. Mi farei ammazzare per questo. Guardate Visentin, che a Como non gioca, come Simonetti e Benoit, che è arrivata da poco: non esistono titolari fisse. Quelle che giocano di meno alzano la competitività negli allenamenti. Conosciamo il nostro percorso. La nostra partita peggiore? Quella della ripresa contro il Sassuolo, abbiamo toccato il fondo. Da lì sono arrivati solo risultati importanti».

SOSTA E PLAYOUT – «Adesso due settimane di sosta, forse rigiocheremo tra un mese, ma dipende dal sorteggio dei Playout. Aspettiamo. Ora ci vuole sempre un temperamento nervoso, altrimenti non si va da nessuna parte. Questa Lazio non è dipendente da nessuno: abbiamo avuto fuori per molto tempo Martina Piemonte, ma nonostante tutto vince il gruppo, vincono le idee. Soprattutto vince una società che ci sta mettendo in condizioni di fare bene ed è concentrata sul fatto di volerci far competere con le grandi squadre. Dobbiamo dimostrare di meritarci questa fiducia».

Visualizza l' imprint del creator