Inter-News.it
·11 novembre 2024
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Inter-Napoli è stata una partita che ha rispettato le attese, dove la qualità del gioco e le strategie hanno prevalso sulle polemiche. Se Conte davvero crede nel valore di un calcio dove le decisioni arbitrali non siano l’unico punto di riferimento, dovrebbe iniziare proprio dall’accettare i momenti di incertezza e dal partecipare attivamente alle occasioni di dialogo.
DISCUTIBILE – Lo sfogo di Antonio Conte dopo Inter-Napoli 1-1, si distingue per la solita asprezza e, a tratti, l’infondatezza delle sue affermazioni. Conte, noto per la sua passionalità e il suo approccio diretto, ha messo sotto accusa il VAR per non aver risolto dubbi che, secondo lui, avrebbero necessitato di un controllo più rigoroso. Questa accusa, però, mostra un profondo malinteso, che sorprende da parte di un allenatore che ha un’esperienza internazionale e che dovrebbe, ormai, conoscere bene i protocolli che regolano l’uso del VAR. E, ancora di più, stupisce che le sue parole arrivino dopo non aver partecipato agli incontri di inizio stagione con l’AIA. Occasione preziosa per ottenere chiarimenti direttamente dai responsabili della gestione arbitrali (Gianluca Rocchi su tutti).
POLEMICHE AL VENTO – Quello che Conte sembra dimenticare, o forse scegliere di ignorare, è che il VAR è stato concepito non come una “moviola di campo”, ma come un supporto per correggere errori evidenti o situazioni sfuggite all’attenzione dell’arbitro. Non è, dunque, uno strumento da invocare per ogni episodio dubbio, ma piuttosto per evitare errori che potrebbero compromettere in maniera sostanziale l’esito di una partita. È curioso che Conte sollevi lamentele proprio su un tema che da tempo è stato discusso e chiarito in vari incontri tra arbitri e allenatori, per ultimo quello del 10 settembre scorso organizzato dal designatore Gianluca Rocchi, appuntamento che Conte ha scelto di disertare.
GRUPPO RITROVATO – Al di là delle lamentele, Inter-Napoli ha raccontato una partita avvincente, dove le squadre hanno mostrato un livello di qualità e intensità che rappresenta un bel segnale per il calcio italiano. La partita, terminata con un pareggio, ha visto un’Inter solida e matura, capace di tenere testa alla capolista Napoli grazie a una fase difensiva ritrovata e a un atteggiamento complessivo di grande coesione. Dopo qualche errore e incertezza nelle prime giornate, l’Inter di Inzaghi sembra aver trovato un equilibrio tattico che le permette di affrontare con serenità squadre di alta classifica. Particolarmente interessante è stata la gestione dell’episodio del rigore, sbagliato da Calhanoglu, che non ha però scalfito la mentalità della squadra. Questo episodio potrebbe rappresentare una svolta, testimoniando la crescita psicologica della rosa nerazzurra
CARATTERE POSITIVO – L’atteggiamento dell’Inter, proattivo e intenso per tutta la gara, ha rispecchiato una maturità tattica che le consente di tenere testa anche alle squadre più aggressive. Questo atteggiamento ha permesso di neutralizzare gran parte delle offensive del Napoli e di mantenere il controllo del gioco nei momenti critici. La capacità di resistere a un avversario di grande qualità come il Napoli, senza mai perdere l’equilibrio, è un segnale positivo non solo per la squadra di Inzaghi, ma anche per il calcio italiano, che sta mostrando un campionato sempre più competitivo e interessante.
A differenza del contesto polemico creato da Conte, l’Inter ha fatto parlare il campo e si è dimostrata una squadra solida, in crescita e pronta a competere ai vertici della classifica. L’1-1 finale può sembrare un risultato interlocutorio, ma rappresenta comunque un indicatore del buon lavoro svolto da Inzaghi, che è riuscito a plasmare una squadra equilibrata e consapevole. L’auspicio è che il campionato prosegua su questa scia, con gare di alto livello e scontri che sappiano esaltare i valori sportivi e tattici, piuttosto che lasciare spazio a polemiche e fraintendimenti.