Lazionews24
·18 marzo 2025
Lotito: «Vorrei reincarnami in uno che è passato alla storia. Dobbiamo trovare la forza di rialzarci»

Lazionews24
·18 marzo 2025
Il Presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di ‘Fin che la barca va’ di Piero Chiambretti, in onda su Rai 3. Di seguito le parole riprese da TMW.
SULLA SCONFITTA CONTRO IL BOLOGNA – La sconfitta contro il Bologna? Io penso che l’importante è rialzarsi, può capitare di cadere, ma la volontà di rialzarsi è fondamentale. Sono convinto che ci siano le condizioni per poter fare bene. Quello che conta è arrivare al traguardo, deve essere di monito per far capire agli addetti ai lavori gli obiettivi. Elezioni o campionato? Sono 2 mondi diversi, nel calcio ci sono fattori diversi. Dipende dalla capacità di dimostrare attraverso il voto che sei la persona giusta.
SULLA SCORTA – Più che i miei nemici direi, chi sono i miei amici? Ci sono stati fatti gravi che hanno minato l’incolumità mia e della famiglia. Nemici? Sono pseudo tifosi, tifoso significa appassionato, che non scade in comportamenti che non centrano nulla con il calcio e il rispetto delle regole. Alcuni di questi qualcuno è morto, altri arrestati, avevano un comportamento non all’insegna dei valori del calcio.
SUI TIFOSI DELLA ROMA – I tifosi della Roma vorrebbero un presidente presente con cui sfogare le frustrazioni. Io ho il coraggio di assumermi le mie reponsabilità, anche conòa piazza contraria. St’estate contestavano la squadra, Baroni, ho avuto 10mila persone contro, ma si sono dovuti ricredere davanti ai fatti
SUI 5 TELEFONI – Quello è passato remoto, ne ho 3, 2 ne uso con assiduità. La mia forza è stata sempre quella di essere a disposizione delle persone che mi vogliono cercare, non mi nascondo.
TIFOSO DELLA ROMA? – No, tifo Lazio da quando avevo 5 anni. Io mi sono trovato a frequentare lo stadio anche in occasione delle gare della Roma perché mio suocero aveva acquisito la Roma con Sensi. Andavo come patrimonio società e di famiglia. Mio suocero è diventato laziale.
ANALOGIE CON LA POLITICA – Se ci fossero persone che hanno lo stesso approccio mio, la politica del fare… Io spero che ci saranno tante persone migliori di me. Trump? Una persona del fare, che si prefissa un obiettivo e che usa la sua posizione per raggiungerlo. Io penso che ci sono persone con visione. Questa è la cosa più importante. Bisogna utilizzare una mentalità imprenditoriale e fare squadra per raggiungere fatti concreti. Da soli non si va da nessuna parte.
ESERCITO – L’esercito europeo lo interpreto in un modo. Ogni stato dovrebbe avere un suo esercito, che poi sia messo a disposizione dell’Europa penso sia una soluzione credibile.
MANIFESTAZIONE A PIAZZA DEL POPOLO – I politici sono stati ispiratori di quella manifestazione di quel tipo di politica. Non c’è bisogno di manifestare, ognuno è consapevole di quello che è giusto. 50 mila persone su un popolo di 60 milioni di persone…in tanti che sono sparsi sul territorio non hanno avuto bisogno di andare a Piazza del Popolo per manifestare per l’Europa.
PRESENZA A MOSCA – In questo momento Mosca non ha questi rischi. Io vado dove serve. La mia presenza a Mosca non serve. Se credo nel diavolo? Se la chiesa nomina gli esorcisti si vede che esiste. Io sono cattolico, non ho mai saltato una messa comandata, anche in Arabia dove è vietata.
SULLA JUVE – Io valuto oggettivamente, non di pancia, ma di testa. I greci dicevano di riconoscere la causa. Io parlo della Lazio. Non interferisco nelle situazioni degli altri.
SEGRETO – Voglio essere ricordato come una persona che ha lavorato per la collettività e vorrei essere ricordato per quello che ho fatto. Non ho segreti. Non ho scheletri negli armadi. Non devo nascondere nulla, è la mia forza. Vorrei reincarnami in uno che è passato alla storia
SU JUAN BERNABE‘ Sta ancora a Formello. L’aquila non c’è, non so dove l’hanno portata. Juan sta occupando abusivamente, senza titolo, non aveva contratto o comodato. Ha preso una stanza che non è un’abitazione, ora abbiamo fatto le procedure. Faremo una serie di iniziative giudiziarie. Quello che ha fatto non trova giustificazioni. Credo nel calcio didascalico e moralizzatore, lo mandavo nelle scuole con l’aquila. Il pene? Un problema suo. Quello che ha proclamato dopo è l’errore, ha pubblicato foto. Quelli sono atti osceni in luogo pubblico. Non sarebbe stato più credibile nelle scuole.