Inter-News.it
·17 settembre 2024
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Il CT della Romania ed ex allenatore anche dell’Inter Lucescu ha raccontato un aneddoto dei suoi anni in nerazzurro. Omaggio anche a Moratti. La sua intervista sul Corriere dello Sport.
GRANDE PERSONA – Mircea Lucescu racconta un aneddoto di quando andò all’Inter, anche per attestare la grande signorilità dell’ex presidente Massimo Moratti: «Firmai con l’Inter e fecero l’errore di dire pubblicamente che a fine anno sarebbe arrivato Marcello Lippi. Ti puoi immaginare i calciatori: tutti volevano giocare, una baraonda, poi si infortunarono Ronaldo, Simeone e Zamorano e io quando capii che sarebbe stato un delirio andai dal presidente e gli dissi che mi sarei dimesso. Ebbene, lui si rese conto delle mie difficoltà e volle a tutti i costi pagarmi ugualmente e per intero il mio ingaggio. Davvero si dimostrò una grandissima persona. Fammi dire un’altra cosa che sento molto: dove sono finiti quei meravigliosi rapporti umani con i presidenti di allora? E ti aggiungo anche i calciatori».
ALTRI TEMPI – Poi Lucescu ricorda il rapporto tra presidenti e calciatori: «Presidenti e calciatori erano l’anima della squadra. Ora con i fondi non sai nemmeno chi sono i presidenti. È come se il calcio avesse perso l’anima, ecco. Moratti, Agnelli, Berlusconi, le grandi famiglie lo hanno abbandonato, hanno dovuto via via abbandonarlo. E guardate che lo stesso discorso vale per le bandiere: Maldini, Del Piero, Totti, Antognoni, prima la gente si identificava con loro, era una meraviglia, uno spettacolo. E ora? Non le resta che legarsi alla storia e ai colori, è la filosofia del calcio di oggi, ma di sicuro era molto più bello prima».
Fonte: Corriere dello Sport – Claudio Beneforti
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