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·13 aprile 2025

L’ultimo derby di Ranieri: “Il gruppo sarà determinato”

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Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Sono trascorsi 5607 giorni dal suo primo derby della Capitale vissuto sulla panchina della Roma. Era il 6 dicembre 2009, l’inizio del suo pokerissimo di vittorie che lo ha reso l’uomo della stracittadina per eccellenza. Con lui la Roma fin qui ha sempre vinto (accettiamo la scaramanzia dei giallorossi) con partite emozionanti, ricche di colpi di scena e di incredibili scelte da parte di Sir Claudio, specialmente per quella storica rimonta sui biancocelesti togliendo all’intervallo i due romani per eccellenza, lotti e De Rossi. Ranieri al passato non pensa, lo ha ribadito più volte, ma siamo certi che arriverà a giocarsi questa partita anche col pensiero nostalgico che sarà l’ultima. The last dance, l’ultimo ballo in un derby che anche per questo vuole assolutamente vincere. Per la squadra, per i tifosi, anche per lasciare un ricordo da imbattuto nella storia della stracittadina dopo quelle cinque dominate dal suo carisma, dalla sua personalità, dalla sua abilità tattica. E anche dalla sua dialettica.

Come la celebre frase post derby vinto in risposta a un giornalista biancoceleste: “A Roma faccio il romano. Ma che ve state a attacca’ ar fumo della pipa? lo sono allegro e state dando ancora più soddisfazione a tutti i romanisti… Li state a fa gode’, come ricci stanno a gode’!”. E quando il cronista rivelava la sua fede biancoceleste, il tecnico giallorosso rispondeva: “Era scritto in fronte, mica so’ Silvan”. È una delle sue frasi più divertenti, così come quella su Hernanes allora attaccante biancoceleste: “Mi dispiace che sia laziale, ma è un calciatore bravo e intelligente”. E ancora: “La mia vita è tutta un derby. Il derby, sotto certi aspetti, è la partita più facile perché è talmente vissuto dalla città e dalle tifoserie che un allenatore deve semplicemente controllare le emozioni: calmare l’ambiente, se c’è troppa euforia, tirarlo su quando è depresso”.


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Poi ci sono altre frasi, quelle che Ranieri ha rilasciato ieri ai microfoni di Dazn per raccontare la sfida. “Sto vivendo questo ultimo derby in maniera normale. Non sarà mai una partita come le altre, ci sono gli sfottò e la supremazia cittadina in palio. È una gara importante per noi, serve tanta attenzione e determinazione perché la Lazio e Baroni stanno facendo bene. Nessuno gli dava credito eppure finora hanno onorato la stagione con i punti e con il gioco. Sarà una partita difficile per entrambi”. Spazio ai personaggi, a cominciare da Pellegrini: “Lorenzo è uno dei più forti centrocampisti italiani, quest’anno non gli sta andando bene”. Pellegrini giocherà, Eldor non dall’inizio. Spazio a Saelemaekers e Angeliño sulle fasce, con Paredes (favorito su Cristante) e Koné in mezzo. Soulé e Pellegrini alle spalle di Dovbyk. Dietro, Celik in vantaggio su Hummels con Mancini e Ndicka. Ranieri se la giocherà così, sognando la sesta sinfonia e una ultima grande vittoria nel derby della Capitale.

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