Footbola
·23 maggio 2020
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·23 maggio 2020
Se ne va un’altra bandiera, non c’è fine al dolore dei tifosi baschi che dopo la notizia del ritiro di Aduriz saranno probabilmente costretti a salutare due leggende come Mikel San José e Beñat Etxeberria, entrambi in scadenza il 30 giugno 2020. Cadono, anno dopo anno, i pezzi di quella fantastica rosa del Loco Bielsa che perse la finale di Europa League nel 2012: dopo 8 anni restano soltanto De Marcos, Muniain e Ibai Gomez. La passata stagione i leones sono stati costretti a salutare Susaeta, Iturraspe, Mikel Rico ed Etxeita in una diaspora alla quale Lezama, forse il miglior settore giovanile della Spagna, appare totalmente impreparato.
L’identità dell’Athletic Club è qualcosa di più grande dei singoli e, a meno che non cambi la storica filosofia che accompagna la squadra fin dalle origini, l’indebolimento della rosa è uno step con cui i baschi devono fare i conti. La forte identità basca è invece un tratto distintivo proprio di Mikel San José che non ha mai nascosto al pubblico la sua fede indipendentista attraverso foto e post sui social.
31 anni da compiere esattamente tra una settimana per il navarro comprato dal Liverpool appena diciottenne e ceduto all’Athletic circa undici anni fa per tre milioni di euro. Una carriera indimenticabile in rojiblanco sta volgendo al termine. Sono 397 le presenze con la maglia dei leones, ma quella che i tifosi non dimenticheranno mai è senza dubbio la finale d’andata della Supercoppa di Spagna 2015. In un precedente articolo su Aduriz ricordavamo la tripletta del Zorro, senza però citare chi avesse segnato la prima rete del poker rifilato al Barça dall’Athletic di Ernesto Valverde.
Una rete pazzesca, di quelle che marchiano a vita un calciatore e accompagnano il suo ricordo per sempre. Una rete che rappresenta Mikel San José: passione, forza fisica e buone qualità per un mediano di rottura. Dopo aver conquistato l’ultimo titolo dei leones da protagonista, il numero 6 ha disputato altre due stagioni al top della forma, salvo poi scendere nelle gerarchie fino a ricoprire un ruolo marginale nella rosa biancorossa.
Una comunicazione, seppur “ufficiosa”, è arrivata. Carlos Gurpegi, compagno di Sanjo all’Athletic per 7 stagioni e ritirato dal 2016, ha recentemente scritto un tweet abbastanza chiaro sull’argomento: “Grandes los dos, enormes diría yo, toda la suerte del mundo para ambos”. Los dos sono ovviamente San José e Beñat e la suerte para ambos indica con pochi dubbi un augurio di buona fortuna lontano da Bilbao.
In attesa di comunicazioni ufficiali da parte della dirigenza basca, si sono mosse per il mediano Eibar, Osasuna e Valladolid. In caso di permanenza, San José preferirebbe probabilmente restare nei paesi baschi per la questione dell’identità di cui sopra, ma dipenderà anche dalla lotta retrocessione in cui sono invischiate le tre squadre. Con diversi anni ancora da regalare al calcio, il mediano potrebbe, a mio parere, essere utilizzato regolarmente come difensore centrale, ruolo per il quale ha l’esperienza giusta e doti tecnico-tattiche adeguate. Certo è, che in realtà minori riconquisterebbe quegli spazi negati da Imanol.
Il cambiamento generazionale continua in casa Athletic, ma a mancare sono proprio le nuove generazioni.
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