Montezemolo: "Ero a Roma, mi sono seduto in mezzo ai tifosi. Italiano? Non faccia come Motta” | OneFootball

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Bologna Sport News

·16 maggio 2025

Montezemolo: "Ero a Roma, mi sono seduto in mezzo ai tifosi. Italiano? Non faccia come Motta”

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Tra i tanti spettatori presenti all'Olimpico per il trionfo del Bologna in Coppa Italia, c'era anche Luca Cordero di Montezemolo. L'ex presidente della Ferrari ha scelto di vivere la serata da vero tifoso, mischiandosi tra la folla e respirando l'emozione pura del popolo rossoblù. Un ritorno alle origini, ai tempi in cui da bambino sedeva in tribuna con suo padre, nel 1964, per lo spareggio-scudetto contro l'Inter. Un legame profondo con questi colori che, quella sera, ha ritrovato tutta la sua intensità.

I ricordi dello spareggio-scudetto

Montezemolo ha raccontato di aver scelto di sedersi in tribuna Monte Mario, lontano dai palchetti VIP, per vivere l'atmosfera come un vero tifoso.


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Ho preferito andare in tribuna Monte Mario, non nei palchetti con politici o altri, ma vicino alla curva popolata da tifosi come me. Rossoblù insomma. Guardando la coreografia da vicino, vivendo l’attesa. La mia e di tutti

Prima della gara scorro con Alberto (Vacchi, ndr) lungo i seggiolini cercando il numero esatto di posto: e lì mi emoziono. Più mi avvicino e più mi batte il cuore. Deve sapere che mio papà mi portò, ero piccolo, nel ’64, a vedere qui lo spareggio-scudetto. Quando il Bologna vinse contro l’Inter

Procedo alla ricerca del mio seggiolino e il destino ha voluto che mi fosse assegnato un posto praticamente vicino a quello che occupai allora, vicino a mio papà e davanti a quelli che giocavano come in Paradiso. Ecco perché mi sono commosso ed emozionato in maniera forte: mi sono tornati in mente quei momenti con mio papà...

Un trionfo indimenticabile

L'imprenditore seha ricordato un episodio curioso legato a quella serata: un messaggio ricevuto da un grande campione.

Stamattina (ieri, ndr) mi arriva sul cellulare un messaggio di Max Biaggi. 'Hai fatto bene ad andare allo stadio'. Volevo esserci, ci sono stato e sono felice di aver visto anche questo altro trionfo molti anni dopo quel momento che ho vissuto col mio papà in quel settore, lì, a guardare il Bologna, ieri Bulgarelli e oggi tutti i ragazzi che hanno alzato questa Coppa

Il dirigente d'azienda ha descritto la vittoria come un vero miracolo, soffermandosi sulla grande prestazione di Skorupski tra i pali.

È accaduto un miracolo: è stato tutto perfetto. Il primo miracolo è avvenuto in campo, è stato quello del nostro portiere, di Skorupski, ha fatto una cosa pazzesca: se non para quei due tiri a un metro dalla porta (quasi autogol di Beukema e occasione di Jovic, ndr), forse solo un qualcosa di divino lo ha messo nelle condizioni di fare, oltre alla sua prontezza. Beh, magari oggi saremmo tristi, a parlare d’altro, senza la Coppa Italia alzata

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Lukasz Skorupski del Bologna durante la finale di Coppa Italia tra Bologna e Milan (Photo by Paolo Bruno/Getty Images via OneFootball)

Interrogato sugli uomini chiave della finale, l'ex presidente della Ferrari, ha elogiato l'intera squadra, con menzioni speciali per Skorupski e Ndoye.

Il Bologna, quindi tutti. Con inserite menzioni particolari, però: per Skorupski con quella doppia parata miracolosa; e poi per Ndoye: ha fatto un gol fondamentale e bisogna esserci, valere, per segnare quel gol oltretutto decisivo. Sa a cosa paragono il suo acuto dentro una gara così importante? Al gol di Acerbi contro il Barcellona: il peso, la potenza, il coraggio di quella rete va oltre i confini

Le parole su Italiano e Motta

Montezemolo ha voluto elogiare il lavoro di Vincenzo Italiano, riconoscendo la sua capacità di imparare dagli errori e di saper rispondere sul campo.

A Italiano cosa voglio dire? Che non ha sbagliato nulla. Ha presente la penultima partita, quella persa 3-1 a San Siro? Ecco: lui ha imparato da lì e si vede. Si è messo a studiare quel che non era andato ed ha architettato la rivincita. Ha fatto la contromossa alla mossa del Milan, ha fatto tesoro di quello che era accaduto qualche giorno fa. E ad uno così, beh, vanno fatti i complimenti sinceri

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Vincenzo Italiano (ph. bolognafc.it)

L'ex dirigente Ferrari è stato chiaro sul futuro dell'allenatore rossoblù:

Lui deve restare, mica come chi lo ha preceduto...

Alla domanda sulla possibilità di un rinnovo, è stato ancora più chiaro:

Italiano deve continuare un ciclo che si è già aperto. Qui. Vede, ricordando Motta mi vien da pensare che quel che ha fatto non è stato bello: non ha creduto nel Bologna che oggi ha vinto la Coppa Italia. La Coppa Italia capisce? E non mi è garbato che sia andato a parlare con Saputo, che lo avrebbe voluto tenere, lasciandolo in stand-by, senza dirgli subito cosa voleva fare, senza immediata chiarezza. Comunque: oggi c’è Italiano e va bene così. E Italiano deve restare e resterà

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Thiago Motta

Le ambizioni per il futuro

L'imprenditore ha espresso grande fiducia nel progetto del Bologna, arrivando a credere anche in un piazzamento europeo.

Io alla Champions credo ancora. La Juventus all’ultima ha il Venezia, chiaro che il Bologna ne deve vincere due su due. Ma se le vince, e può vincerle, qualcosa di bello può succedere

Infine, un pensiero sul futuro del Bologna e sulle possibili ambizioni per la prossima stagione.

Intanto, il consolidamento e il rafforzamento: siccome ci sono dirigenti di grandissima qualità, da Saputo a Fenucci, da Sartori a Di Vaio e Bergamini, spero che questa squadra tenga tanti dei giocatori di oggi e che operi un rafforzamento importante. Perché io alla Champions credo ancora

Montezemolo ha concluso con uno sguardo verso il futuro, non escludendo traguardi ancora più ambiziosi.

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