Moratti: «Inter cosa bellissima! Una passione dentro la famiglia» | OneFootball

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·16 maggio 2025

Moratti: «Inter cosa bellissima! Una passione dentro la famiglia»

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Massimo Moratti oggi compie 80 anni. L’ex presidente dell’Inter si è raccontato ai microfoni del club sul canale ufficiale di Youtube.

RICORDI – Massimo Moratti, nel giorno del suo compleanno, si racconta: «L’Inter è stata una cosa bellissima, una grande responsabilità nei confronti di questo club e della tradizione di papà. Sono stato felice di poterlo fare, ho trattato tutti i giorni qualcosa che amavo ed è stato un privilegio. Anche prima dei 10 anni, prima che papà diventasse presidente, andavamo alle partite. Mio padre andava anche fuori casa e nei posti più lontani come in Sicilia. La sentivamo in casa come passione, poi è diventato presidente. Lui era un industriale conosciuto in quel momento, nel ’55 diventò presidente e io ero in collegio in Svizzera. Papà era straordinario come personaggio e pensavamo potesse fare tutto. Nel 1995 mi sono fatto un regalo a pagamento: sono diventato presidente. Ho avuto piacere nel tornare in questo ambiente: tensione, passione di tutti. Ci sono state difficoltà, però alcune volte mi meraviglio di aver tenuto duro. Pensavo prima che qualcosa di buono veniva fuori alla fine»


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Moratti torna alla sua Inter!

VOLTI – Moratti ha poi ricordato i suoi volti preferiti: «Ronaldo mi piaceva, c’è poco da fare. Venne in questo ufficio, non era famoso e giocava in Olanda. C’è stata questa occasione del Barcellona, ero appena arrivato nel calcio e nessuno pensava potessi comprarlo. Li ho presi tutti in contropiede, nessuno è stato felice perché volevano comandare. Fu per me un sogno realizzato, ricordiamoci che veniva qui con altri giocatori formidabili che avevamo preso. Ronaldo ha rilanciato l’Inter nel mondo. Il mio giocatore e quello che ho amato di più è Corso. Lui, Beccalossi e Recoba sono il sogno realizzato di coloro a cui piace il calcio. Dei miei giocatori sono affezionato a tutti, si sono comportati benissimo. Eravamo quasi come amici, a Napoli una volta mi si era alzata la pressione ed erano proprio preoccupati. Gli allenatori? Il mio è José Mourinho, mi ha dato tutto. Ha avuto fiducia in me, da quel punto di vista è l’allenatore perfetto. Ero affezionato a Hodgson, Simoni e Mancini».

PRESENTE – Moratti si è espresso anche su altro: «Capisco che i giocatori abbiano fiducia con Inzaghi. La sua Inter mi diverte e non per la fantasia. Il gioco è bello, sa approfittare delle debolezze altrui e impone la propria razionalità. In attacco io ho sempre fatto grandi colpi. Esageravo ogni tanto, ma è sempre stata nell’indole dell’Inter. Oggi ne ha due: non solo Lautaro, anche Thuram che è un ragazzo stupendo e simpatico. Lui è felice e lo trasmette a tutti i compagni. Questa è una tradizione non facile. Recoba e Adriano rimpianti? Il secondo si è rovinato con la sua storia, Recoba era pigro ma giocava così anche per quello. Lui era più interessante di tutti, sapeva fare tutto e lo faceva quando voleva lui».

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