Calcio In Pillole
·4 febbraio 2021
Calcio In Pillole
·4 febbraio 2021
Il 4 febbraio 1984, a Santiago del Cile, nasce Mauricio Pinilla. Attaccante forte fisicamente, e dal grande fiuto del gol, cresce nelle giovanili dell’Universidad de Chile, con cui esordisce in campionato nel 2002, a 18 anni. In due stagioni segna venti reti e, ancora giovanissimo, attira l’interesse dell’Inter. Che nell’estate del 2003 lo porta in Italia. Va a farsi le ossa nel Chievo Verona, senza trovare molto spazio, e a metà stagione passa al Celta Vigo. In Spagna le cose non vanno meglio. Il cileno gioca poco, ma segna le sue prime reti europee, in Copa del Rey, ed esordisce in Champions League.
Nell’estate del 2004 l’Inter cede la metà del cartellino di Mauricio Pinilla allo Sporting Lisbona, e in Portogallo le cose iniziano bene. Chiude la prima stagione con sei reti segnate tra campionato ed Europa League, ma a metà della stagione successiva è di nuovo tempo di cambiare aria. Fa ritorno in spagna, in prestito per sei mesi al Racing Santander, con cui mette insieme la miseria di una rete in 13 partite. Nel 2006, arriva la cessione agli scozzesi degli Hearts of Midlothian, dove rimane fino al 2008. Limitato da un problema alla schiena, gioca pochissimo, sia in Scozia che in Cile, dove finisce in prestito nel 2007.
Nel 2008 trova l’accordo per la rescissione del contratto, e riparte dal Vasco da Gama. Fa quindi ritorno in Europa, a Cipro, per una breve parentesi nell’Apollōn Limassol. La carriera di Mauricio Pinilla, nel 2009, sembra finita su un binario morto, quando una piccola società di Serie B decide di puntare su di lui. Il Grosseto del rampante presidente Camilli. Che si gode la versione migliore di Pinilla: 24 reti in 24 partite e play off per la Serie A mancati di un soffio. Il cileno dimostra finalmente il suo valore, e la sua categoria superiore. Inizia così la sua vera avventura nel calcio che conta, in un giro d’Italia che lo porterà prima a Palermo (2010-2012), poi a Cagliari (2012-2014), quindi al Genoa e all’Atalanta (2014-2017).
Nel 2017 torna nella sua Universidad de Chile, con cui chiude di fatto la carriera professionistica. Dal 2019 gioca nel piccolo Coquimbo Unido, nella serie B cilena. Le cose migliori, però, le ha fatte con la maglia della Nazionale. In 45 presenze ha segnato 8 gol e vinto due Copa America, nel 2015 e nel 2016. Ai Mondiali del 2014, Mauricio Pinilla per poco non elimina il Brasile agli ottvavi di finale: il suo destro potente, al 119′, si stampa sulla traversa.